POLITICA
‘Prenda posizione il ministro Matteoli sui pedaggi. E si dimetta Castelli’

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Coro di reazioni negative dopo l’atteggiamento tenuto in Commissione Ambiente dal viceministro leghista Castelli in tema di pedaggi sui tratti Anas.
Michele Meta, capogruppo del Pd in commissione Trasporti della Camera, chiede le dimissioni del vice-ministro Roberto Castelli e auspica un intervento diretto del ministro Matteoli sulla vicenda dei pedaggi. Meta ieri ha presentato alla Camera un ordine del giorno, accolto dal governo, che esclude i pedaggi. “Dopo aver preso le distanze dal collega di Governo Alberto Giorgetti che ieri aveva accolto il nostro ordine del giorno contro i pedaggi insieme a quello del Pdl – ha detto Meta – il viceministro Castelli torna alla carica ribadendo la volontà di tassare i pendolari che non hanno alternative all’utilizzo dell’automobile e che utilizzano le arterie Anas come il Gra di Roma, la Salerno-Reggio e la Siena-Firenze. Si tratta di un atteggiamento offensivo nei confronti del Parlamento che ieri ha chiesto a gran voce al Governo di rinunciare all’ennesima tassa per i pendolari e di attuare la norma del Codice della Strada che prevede di destinare all’Anas il 50% delle multe per eccesso di velocità ai fini della manutenzione delle strade”. “All’esponente leghista, in evidente disaccordo con gli indirizzi dell’Esecutivo – aggiunge Meta – non resta che rassegnare le dimissioni e chiediamo al Ministro Matteoli, responsabile del dicastero ai Trasporti, di prendere posizione relativamente alla vicenda dei pedaggi dimostrando, come ha saputo fare, quell’equilibrio istituzionale a tutela degli interessi dei cittadini e delle richieste degli enti locali”.
“Mi permetto di ricordare al Vice Ministro Castelli, che le decisioni approvate dal Parlamento sono vincolanti e devono essere rispettate. In tal senso, il Governo non può che essere coerente e consequenziale con quanto approvato ieri in Aula a seguito del parere favorevole espresso sull’OdG a mia prima firma che esclude il pedaggiamento delle tratte stradali citate dall’art 15 del decreto-legge n.78 del 31 maggio 2010 interessate da traffico prevalentemente urbano e con caratteristiche pendolari, tra cui i collegamenti al GRA e la Roma Fiumicino.” Così Barbara Saltamartini, vice presidente del gruppo PdL alla Camera.
“Credo che la decisione della Camera dei deputati sia ormai irreversibile e non può essere oggetto di ulteriori ripensamenti. Quindi da parte mia, da parte nostra, ci sarà tutta l’opposizione a qualsiasi decreto di questo genere che quindi non può passare”. Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno, dopo le parole del viceministro Roberto Castelli che ha confermato l’intenzione del Governo di procedere con un decreto per pedaggiare il Gra. Quindi, per Alemanno, “questo è un dato che deve essere valutato con grande attenzione non solo dal senatore Castelli ma da tutto quanto il Governo. Sono convinto che le risorse necessarie all’Anas per la manutenzione si possano trovare in modi diversi che non impattino sui pendolari non solo di Roma e sono convinto che questa scelta deve essere condizionante e non più ripensata”. Per questo, “tutte le minacce di Castelli non ci fanno paura e vengono rimandate al mittente”.