POLITICA
Emergenza rifiuti, Cimitile: ‘Ad un passo dal baratro’
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“Stiamo velocemente convergendo verso l’ennesima emergenza e temo che se il governo continuerà, come sta facendo, in un atteggiamento di non provvedimento, per quanto riguarda la possibilità di portare fuori dalla regione, i prodotti dei nostri stir, avremmo lo stato di emergenza in poche ore”. E’ quanto dichiarato dal presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile, a margine del tavolo istituzionale convocato questo pomeriggio, alla Rocca dei Rettori, sulla questione rifiuti.
Lo spettro emergenza rifiuti ritorna ad affacciarsi con la sua parvenza funebre. Questa volta anche sul Sannio. Se in passato la provincia di Benevento aveva dovuto subire, inerme, le conseguenze di un’emergenza tutta napoletana, sacrificando sull’altare della volontà governativa Sant’Arcangelo Trimonte. Oggi l’emergenza potrebbe nascere nella stessa terra sannita. Il governatore della Regione Campania, Stefano Caldoro ha invocato l’intervento del Governo centrale. Sul suo tavolo ci sono le lettere di tre province: Salerno, Napoli e Benevento. Sant’Arcangelo è quasi piena. Lo stir di Casalduni è saturo. Impossibile per la legge ricorrere alla scialuppa di salvataggio dei conferimenti fuori provincia.
Questa critica situazione, insieme ad altre problematiche legate al ciclo dei rifiuti, sono state al centro si un tavolo istituzionale, convocato alla rocca dei rettori, al quale hanno preso parte la deputazione parlamentare sannita, il sindaco di Benevento, l’amministratore unico della Samte e il presidente della provincia, fortemente preoccupato dall’incedere dell’emergenza. La provincia sannita che tanta solidarietà ha espresso in questi anni, accogliendo e riempiendo contrada Nocecchia con i rifiuti di tutta la Campania, oggi, è in crisi. Malgrado la presenza sul territorio di un mega sversatoio, rischia l’emergenza, non avendo spazio in cui conferire. Intanto il governo centrale glissa e aspetta Pontida.
Erika Farese