POLITICA
Legittimo impedimento, ‘perché votare Sì al referendum’

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“Il quesito referendario più tecnico e più squisitamente politico – scrive in una nota Enzapaola Catalano, Responsabile Dipartimento Legalità del PD di Benevento – è quello sul ‘legittimo impedimento’. È anche quello più temuto dal Premier, che nella lotta contro la Procura milanese sta usando tutte le armi, tra la quale spicca questa norma ad personam.
Entrando nel merito, la norma che si chiede di abrogare (quesito n. 4 – scheda verde chiaro) è quella che consente al Premier e ai Ministri di non presentarsi in aula alle udienze processuali opponendo i propri impegni istituzionali. Della legge ha usufruito più volte Silvio Berlusconi dopo che la Corte Costituzionale aveva dichiarato incostituzionali le precedenti leggi – prima il Lodo Schifani e in questa legislatura il Lodo Alfano – che miravano a sospendere i processi al Presidente del Consiglio e alle alte cariche dello Stato per la durata dei loro mandati.
La stessa legge ora in vigore sul legittimo impedimento è stata oggetto di intervento della Consulta che l’ha corretta, obbligando a introdurre il potere del Tribunale di valutare la concreta sussistenza di un impedimento che possa definirsi "legittimo”.
Votando si, il Premier e i Ministri saranno trattati come qualsiasi altro imputato in un processo penale, atteso che già il codice di procedura penale prevede la possibilità che il giudice rinvii ad un’altra udienza qualora risulti “che l’assenza dell’imputato è dovuta ad assoluta impossibilità a comparire per caso fortuito, forza maggiore o altro legittimo impedimento”. Prevedere una norma ad hoc per alte cariche delle Stato vuol dire creare cittadini di serie A e cittadini di serie B. Per la prima volta, i cittadini saranno chiamati direttamente a dire se la legge è uguale per tutti, come prevede la Costituzione.
Purtroppo al quesito in parola non è stato dato molto spazio, eppure l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge è un diritto costituzionalmente garantito, e mantenere in vigore questa norma significa creare una categoria privilegiata, per questo dobbiamo andare a votare per chiederne l’abrogazione, votando SI, per fare in modo che la giustizia sia uguale per tutti i cittadini, cancellando la norma ad personam sul legittimo impedimento.
Lo strumento referendario che abbiamo a disposizione è uno strumento di democrazia partecipativa, che abbiamo il dovere civico e morale di usare. L’invito rivolto dalla maggioranza di non andare a votare ci rende schiavi e asserviti a logiche padronali inaccettabili per un paese libero e democratico, andiamo a votare e votiamo 4 VOLTE SI!”