Sindacati
Il Direttivo regionale della Uil Pa Penitenziari a Benevento

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Venerdì prossimo, 27 maggio, nell’aula magna della Casa Circondariale di Benevento il Coordinamento Regionale della UIL PA Penitenziari Campania riunirà il proprio direttivo regionale, composto da circa 60 membri “ L’appuntamento di venerdì – spiega Mimmo De Benedictis , Segretario Regionale e componente della Direzione Nazionale – sarà un momento di particolare intensità. Non solo per la presenza del Segretario Generale Eugenio Sarno, quanto perchè la convocazione cade in un momento particolarmente difficile per il sistema penitenziario della Campania. Anche qui, come in tutta Italia, il sovrappopolamento delle strutture genera difficoltà di vario genere anche se la competenza e la professionalità della nostra polizia penitenziaria consentono una adeguata gestione degli eventi critici“
Per la UIL PA Penitenziari gli elementi di maggiore criticità operativa risiedono negli organici ridotti e
nella condizione degli automezzi destinati al servizio delle traduzioni “ Se le dotazioni di polizia penitenziaria maschile – continua il Segretario Regionale De Benedictis – fanno suonare il campanello dell’allarme, i contingenti di polizia penitenziaria femminile rappresentano la vera emergenza in Campania. Particolarmente grave la situazione presso gli istituti di Santa Maria Capua Vetere, Avellino e Salerno. Ma non se la cavano meglio a Pozzuoli e Benevento. Venerdì tracceremo, alla presenza del Provveditore Regionale Dr. Contestabile, il quadro delle criticità tra cui occupa un posto di primo piano lo stato dei mezzi destinati al servizio delle traduzioni. Un parco macchine obsoleto che non garantisce le condizioni di sicurezza. Tra l’altro gli incidenti capitati ad alcune scorte (SMCV e Avellino) sono sintomatici delle carenze funzionali dei nostri veicoli.”
Tra le rivendicazioni del sindacato dei baschi blu quella di garantire le spettanze economiche al personale
che presta lavoro straordinario ed è impiegato nei servizi di missione “ Non è eresia parlare di una Amministrazione insolvente. Il personale di polizia penitenziaria, da alcuni mesi, non si vede corrisposte, per intero, le somme per i servizi straordinari cui è chiamato per gestire le emergenze. Addirittura da circa un anno i poliziotti penitenziari impiegati nel servizio traduzioni non solo non percepiscono le indennità di missione – sottolinea Mimmo De Benedictis – per quanto sono costretti ad anticipare di tasca propria le spese di vitto e alloggio. In qualche caso hanno dovuto perfino anticipare i soldi per fare il pieno agli automezzi. Per questo abbiamo preso la decisione di procedere per vie legali, attraverso il ricorso a decreti ingiuntivi.”.