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CULTURA

Eraldo Affinati è ‘Peregrin d’amore’

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Venerdì 20 maggio alle ore 17.30, presso la Biblioteca Provinciale di Benevento, verrà presentato il libro “Peregrin d’amore” (Mondadori) di Eraldo Affinati. L’evento rientra nell’ambito della rassegna “Nonsololibri”, promossa dall’associazione Sanniopress Onlus con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura della Provincia di Benevento, il sostegno di Eurogronde, Banca del Lavoro e del Piccolo Risparmio, Aesse Stampa e Piscina Solaria. Oltre all’autore, interverranno il professore Nicola Sguera e la professoressa Maria Cristina Donnarumma. Modererà Billy Nuzzolillo.

***

Eraldo Affinati insegna italiano ai minorenni non accompagnati della Città dei Ragazzi. Collabora al “Corriere della Sera” e a “Famiglia Cristiana” ed è stato finalista nel Premio Strega e nel Premio Campiello, con il libro “Campo del Sangue”.

In “Peregrin d’amore” l’autore chiede “Cosa significa essere italiani?” a Dante e Petrarca, Boccaccio e Leopardi, Campana e Fenoglio; ma, partito da Castel del Monte, non si limita a interrogare le loro pagine. Pellegrino nei luoghi della nostra letteratura, trasformati e resi quasi irriconoscibili dalla modernità, gli accadono le avventure più incredibili: spiega San Francesco a una giovane prostituta nigeriana, Marco Polo agli adolescenti afghani della Città dei Ragazzi; crede di riconoscere Laura fra i ciclisti che scalano il Monte Ventoso e uno dei giganti di Giambattista Vico nei bassi napoletani. Nella Lampedusa di oggi trova il paladino Orlando che accoglie a tavola i nemici di un tempo.

A Gerusalemme Clorinda gli legge alcuni indimenticabili versi. Lo scrittore assume la voce del Machiavelli ingaglioffito di San Casciano. Ascolta il Belli attraverso suo padre, scomparso da anni. I rusteghi di Goldoni rinascono nei genitori bengalesi che ostacolano il matrimonio della figlia. A Londra è Foscolo a prendere la parola.

Eraldo Affinati diventa Renzo in fuga nei boschi lombardi. In Sicilia scopre che Ranocchio, il famoso personaggio di Giovanni Verga, si chiama Jonut. Nelle contrade romagnole ripercorre il cammino della cavallina storna.

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