POLITICA
‘Solidarietà ai lavoratori e a chi lavora il 1 maggio’

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"Ritengo necessario esprimere la mia solidarietà a tutti i lavoratori beneventani, a partire dagli impiegati delle grandi catene commerciali, che domenica prossima trascorreranno la festa del primo maggio lavorando.
La decisione di sopprimere una doppia festività è inaccettabile per chi è già quotidianamente sottoposto a condizioni e a turni di lavoro gravosi. Ed è ancora più grave è che ciò avvenga in una data simbolo qual è il primo maggio, consacrata proprio alla difesa dei diritti di chi lavora.
Forse qualcuno ignora il significato di questa festa, che non ha un valore puramente celebrativo ma che serve a marcare il ruolo e l’importanza del lavoro all’interno della nostra società. Un valore marcato anche dalla nostra Carta costituzionale, che al primo articolo definisce la nostra “una Repubblica fondata sul lavoro”.
La grave crisi economica che stiamo attraversando non può diventare in alcun modo uno strumento di ricatto per le fasce sociali più deboli, come i giovani e i precari, che già hanno difficoltà ad accedere al mercato del lavoro. Né può diventare una scusa per accantonare diritti fondamentali duramente conquistati.
Calpestare i diritti non è il modo per affrontare la crisi economica e per risollevare le sorti dei settori in crisi. La ripresa non può avvenire certo mettendo in contrapposizione le categorie sociali, né tantomeno calpestando i diritti dei lavoratori".