POLITICA
‘Più Europa: appalti a gestione controllata dalla politica’

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Sotto gli strali dell’ex consigliere comunale Nicola Boccalone cadono adesso gli appalti di Più Europa. Ecco la nota diffusa agli organi di stampa:
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“La determina n. 48 del 28 febbraio è una delle ultime “perle” prodotte dal “settore sistemi di staff”.
Incredibile ma vero è stato tentato di dare un incarico pluriennale senza neanche il bilancio preventivo 2011 approvato. Un ennesimo esempio di scempio delle regole fondamentali per la gestione della cosa pubblica.
Sono oltre venti anni che si producono norme tese ad affermare il principio della separazione della gestione amministrativa dalla politica, evitando commistioni e convergenze.
A palazzo Mosti dal 2006 l’amministrazione Pepe sembra aver avviato la pratica della sottomissione della gestione alla politica, attraverso la trasformazione di un ufficio politico in settore operativo per gare, appalti, incarichi professionali e consulenziali, contributi e patrocini, ecc..
Anche in questo caso l’allarme era stato lanciato già nel corso del 2008 in sede di trasformazione dell’ufficio di staff in settore (incredibile ma vero!).
Il settore uffici di staff, una creazione più unica che rara nei contesti della gestione degli enti locali, è arrivato nel tempo a vedere il dirigente-responsabile, di nomina esclusivamente politica, a svolgere contemporaneamente il ruolo di apicale del settore, responsabile del procedimento delle gare di appalto nonché presidente delle commissioni di appalto delle opere pubbliche. Inutile aggiungere che i criteri per l’aggiudicazione degli appalti erano tutti improntati al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (per chi?).
Un criterio al limite dell’arbitrarietà gestito da un settore concepito politicamente e costruito con una modifica regolamentare, ovviamente in pieno periodo agostano, e che ha sconvolto esautorandoli gran parte degli altri settori dell’ente.
Una aberrazione strutturale sul piano gestionale che ha significato la sottomissione sistematica su tutti i procedimenti che hanno impegnato il Comune verso i terzi.
Non solo appalti, ma anche conferimenti di incarichi di consulenza, come quelli della determina n. 48/2011, senza l’adozione di alcun regolamento che pure la Finanziaria 2008 imponeva.
Una questione di cuore in cui l’elemento fiducia ha trovato massima esaltazione.
Così, decine di gare di appalto effettuate tra il 2008 e il 2010, 500 incarichi professionali per alcuni milioni di euro e contributi ad associazioni e comitati noti in città, sono il frutto di un castello di illegittimità, crollato miseramente il 13 aprile.
Gli appalti in corso del cosiddetto “Più Europa”, tra cui la Colonia elioterapica per euro 3.900.000,00 e la realizzazione del Terminal bus per euro 1.200.000,00, meritano lo stesso provvedimento del ciclo pedonale di Santa Maria degli Angeli (2.144.998,00): la sospensione per essere stati organizzati da un settore illegittimamente concepito e costruito secondo le priorità della politica.
Collezionare tutti gli atti più significativi prodotti dal dirigente-politico capo settore Staff dal giugno 2006 al 13 aprile 2011, non è stato un esercizio inutile, ma un concreto ed inesauribile esempio di come governare aldilà delle regole.
Deficit di bilancio, originali gestioni di gare di appalto, utilizzo dei soldi della Tassa rifiuti per finanziare feste, festini, consulenze e patrocini, rappresentano tanti buoni motivi per aver mandato il sindaco Pepe anzitempo a casa ed evitato ulteriori disastri per il Comune.
Questi ed altri argomenti meritano di essere approfonditi e fatti conoscere in dettaglio nel corso di una prossima conferenza stampa”.