POLITICA
‘Dopo anni con Nardone qualcosina potevi averla appresa…’

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Giulia Falato candidata al Consiglio Comunale per il movimento Sud Innovazione Legalità, a sostegno di Carmine Nardone, replica con una nota alle ulteriori affermazioni di Luigi la Monaca.
“Caro Luigi, posso comprendere le tue difficoltà. Qualcuno si è dovuto rivolgere a te per dire qualcosa di sinistra, poiché ben sapeva che dopo anni di lunga e assidua frequentazione di Carmine Nardone qualcosina potevi averla appresa. Ricordo ancora la tua presenza convinta il giorno che presentammo il movimento Sud Innovazione Legalità; ricordo ancora la tua presenza convinta il giorno in cui, alla presenza di tutti gli esponenti della coalizione, presentammo Il Patto per il Territorio; poi folgorato sulla via del Pomerio ti ritroviamo a dar manforte a chi pure hai vivacemente contestato in questi anni. Altro che idi di marzo.
In ogni caso non hai nemmeno ben compreso quanto avessi scritto. Per carità non una parola da parte tua sulla situazione dei teatri cittadini. Comprendo che sei stato cooptato nella difesa di qualcuno. Un tempo ben altre erano le tue battaglie. In ogni caso, se solo rileggessi bene quanto da me scritto, io non ho criticato l’assegno di sopravvivenza, bensì ho criticato chi, come Palumbo e come te, lo inserisce come fumo negli occhi in una campagna elettorale. Bene hai fatto a sottolineare che tale proposta non era nella mente di Palumbo, non ne avevo alcun dubbio, ma non è nemmeno nella mente e nei programmi elettorali di Fausto Pepe che, infatti, si è ben guardato da avallarlo.
Ed allora per farti rendere conto della fumosità e artificiosità della boutade ti chiedo: Tu o Palumbo avete una benché minima cognizione delle persone o delle famiglie che potrebbero godere di tale assegno? Tu e Palumbo avete fatto una stima dei costi o una previsione di spesa se tale proposta fosse attuata? No ti replico io, con assoluta certezza.
Del resto Palumbo al suo elettorato ha spiegato cosa vuol dire essere di sinistra cioè tartassare i cittadini di tributi e inondare il Comune di debiti che hanno prodotto una voragine finanziaria dovuta ad incarichi, concorsi, bandi, affidamenti di tipo clientelare. Come potrebbe un Ente condotto al collasso finanziario, con il compiacimento di Palumbo, sostenere una spesa del genere? Prima di fare la proposta, spiegate ai cittadini come farete, ma soprattutto dovrete spiegare alla Corte dei Conti dapprima l’omessa relazione, prevista per legge, per i debiti fuori bilancio già contratti e poi spiegherete il resto, diversamente il vostro è solo chiacchiericcio elettorale.
Tu quoque Luigi filli mii, potrebbe dire qualcuno ma ha troppo stile per farlo, del resto hai deciso con Lealtà di passare dalla parte di quelli leali.”