Comune di Benevento
Le alchimie (dirigenziali) di Cagliostro

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21 aprile, convocazione nella giornata dei dirigenti del Comune di Benevento, siano essi di provenienza amministrativa che esterni, in Prefettura. Si discute del loro futuro: della possibilità, cioè, di continuare a svolgere le loro mansioni o ritornare nei ruoli impiegatizi, in un caso (gli interni), o considerare risolto il rapporto nell’altro. Tutto ciò, come per il caso della sfiducia, ad un mese – più o meno – dal rinnovo degli organi di governo della città.
Il commissario prefettizio di recente nomina, Stefania Cagliostro, in un primo approccio con i dirigenti era apparsa possibilista. Poi sembrerebbe aver cambiato idea, maturando l’intenzione di dare un taglio alle posizioni dirigenziali non dalla data di convocazione in Prefettura, ma addirittura in maniera retroattiva, mettendo cioè fuori gioco tutte le determine adottate nel periodo. E’ la ricostruzione, ovviamente confermata dagli scriventi, che ha per prima evidenziato Il Quaderno. Ricostruzione rispetto alla quale c’è stato un passaggio diretto dell’ex sindaco Fausto Pepe, recatosi appunto in Prefettura al ventilare delle ipotesi di revoca.
C’è da mettere solo in fila alcuni fatti. Sfiducia al sindaco, nomina commissario prefettizio, riunione con i dirigenti, conferma della fiducia. Campagna stampa piuttosto battente di una parte politica sulle necessità, quasi, di dover procedere ad un azzeramento dei ruoli dirigenziali a palazzo Mosti, fonte di una serie di malefatte. Ripensamento del commissario prefettizio.
Per spezzare l’ovvio filo che tiene insieme questi fatti è solo opportuno che il commissario Cagliostro motivi comportamenti ancorandoli ad una ferrea fondatezza: una macchina amministrativa, perché i dirigenti fino a prova contraria, per quanto di nomina politica in vari casi – e sotto amministrazioni di qualunque colore – , contribuiscono appunto al funzionamento il più possibile puntuale del mezzo, non può divenire acefala per un certo periodo della sua storia istituzionale. Ben vangano allora anche le rimozioni, ma nella assoluta certezza della continuità dei servizi.