POLITICA
Parco Cellarulo, il ‘Parco delle nebbie’

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La fine di una consiliatura e l’approssimarsi delle elezioni definisconocon precisione un intervallo temporale che è deputato al bilancio dell’azione amministrativa svolta. Volendo recitare la parte del ragioniere – nell’atto di presentare il consuntivo ad una rissosa assemblea condominiale – è giocoforza iniziare dai capitoli di spesa. Non che la matematica dei numeri basti a garantire il risultato, raccontiamo fiduciosi affinchè almeno le operazioni siano comprensibili a tutti. La scorsa estate gli organi di stampa locale non lesinarono spazio alla notizia dell’inaugurazione di <<…..una nuova opera data alla Città di Benevento: è il Parco archeologico e del verde di Cellarulo…..>>. In quella occasione ci fu spiegato che, grazie ad opere simili a quelle che si stavano inaugurando, la nostra città avrebbe cambiato volto. Durante la medesima conferenza stampa, i vertici dell’amministrazione si compiacquero dei risultati raggiunti. Sottolinearono la qualità e l’importanza dei lavori portati a termine, in virtù del fatto che – per una malaugurata scelta di altri – era stato restituito circa un milione di euro all’ente finanziatore. Su tale aspetto, i conferenzieri innescarono una vivace polemica tra l’Assessore ai LL.PP. in carica, il suo predecessore ed il Direttore dei Lavori. Le doglianze lamentate dai vertici dell’amministrazione, erano relative a ciò che si sarebbe potuto fare con i soldi restituiti. Benzina sul fuoco delle polemiche che, qualche giorno più tardi, vide intervenire anche un autorevole e titolato rappresentante della società civile, il quale finì con il seminare dubbi. Tardivamente, l’amministrazione sollecitata da più parti precisò che <<….tale area dovrà essere oggetto di ulteriori interventi di restauro e conservazione >>.
A questo punto la favola viene interrotta dalla realtà che, come recita un celebre refrain, supera la fantasia. La realtà di quanto è successo spazia dalle carenze progettuali alla dubbia qualità del costruito, dalla disattenzione nei confronti dei diversamente abili fino ai limiti della “matematica”………………….ed un po’ oltre!! Non si può dimenticare che il Parco risultava essere inaccessibile ai diversamente abili. Infatti, entrando dall’ingresso posto al quartiere ferrovia, per raggiungere l’area caratterizzata dal fiume di pietra bisognava attraversare un fiume di pietre!!!! Impresa ardua – ma prevedibile – da realizzare per un diversamente abile. Non si può ignorare la pericolosità delle gabbionate utilizzate in un’area aperta al pubblico e destinata al tempo libero ed allo sport. Con quegli spigoli puntuti ad altezza
bambino, erano adatti più ad offendere che a svolgere il compito originale. Non si può rimanere indifferenti di fronte alle stranezze. Nel mentre che i nostri amministratori discettavano di tutto ciò che si poteva fare con quel milione di euro restituito, la macchina amministrativa da loro guidata procedeva spedita verso l’assegnazione dell’ennesima gara d’appalto riguardante il Parco Cellarulo. In piena bagarre sul “si poteva fare”, veniva pubblicato il bando relativo alla Sistemazione idrogeologica nell’area di Cellarulo II° stralcio. Negli elaborati si leggeva che << La sistemazione proposta vuole salvaguardare il parco dagli eventi di piena (€ 1.047.437,31); bonificare il canale Morra (€ 725.546,70) ………..>> al fine di salvaguardare <<…….l’area da eventi di esondazione del fiume Calore………>>. Oltre alla nefasta previsione (nella prima decade del mese di novembre l’area rimarrà completamente sommersa), dagli elaborati si comprenderebbe che i lavori di riqualificazione del sito archeologico, consisterebbero nel re-interro dei reperti, proprio mentre si sostiene pubblicamente il contrario. Continuando nella lettura si evidenzia un’altra singolarità. Sembrerebbe che una parte dei lavori da appaltare, siano relativi all’area inaugurata. Il condizionale è d’obbligo, trattandosi di impressioni formatesi all’occhio di chi non possiede le necessarie competenze. Non si può tacere che, del bando in questione, non si è avuta più notizia fino a circa due mesi fa. In quell’occasione, un esponente dell’opposizione, sollevò la questione con una perentorietà che – promise – sarebbe sfociata in una <<…….interrogazione urgente a futura memoria >>. Quel consigliere, oggi, ha ben altro a cui pensare.
Non si può parlare di legalità se non si pratica la trasparenza. A tale – unico – scopo, la nostra associazione si fa interprete della richiesta di chiarimenti circa le opere da eseguire con quel milione di euro destinato alla salvaguardia del parco. Chiediamo, inoltre, di avere notizie sull’esito della gara che avrebbe dovuto tenersi il 14 settembre 2010.
La nostra associazione è nata dal dilagante bisogno di conoscere la realtà dei fatti, per valutare le amministrazioni attraverso il loro operato; per conoscere la sensibilità di chi ci ha amministrato nei confronti delle risorse pubbliche. Con la speranza di aver contribuito a ricondurre il dibattito nell’alveo della buona politica, della politica che racconta con chiarezza ciò che fa – certi che non rispondere a noi significa non rispondere ai cittadini – attendiamo fiduciosi tutti i chiarimenti del caso".