Regione Campania
Rifiuti, il Consiglio non approva la norma sulla sprovincializzazione

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Nulla di fatto oggi in Consiglio regionale: l’assemblea, convocata per il prosieguo della discussione della legge sul rischio sismico, non é riuscita ad approvare la norma che contiene al suo interno anche le modifiche varate lunedì scorso in materia di sprovincializzazione del ciclo dei rifiuti, che tante proteste ha suscitato nel Sannio ed in Irpinia.
L’opposizione è uscita dall’aula e, complici anche le assenze nella maggioranza, è venuto meno il numero legale. Conclusa la seduta, la Conferenza dei capigruppo ha convocato l’assemblea per martedì prossimo, a partire dalle 11 e ad oltranza. Il voto finale sul provvedimento è rinviato a quella sede. Nella seduta di oggi, cominciata con un’ora di ritardo rispetto all’orario di inizio, non sono mancati momenti di nervosismo, specie dopo che alcuni emendamenti proposti dall’opposizione sono stati dichiarati inaccoglibili per mancanza della necessaria copertura. Tra i subemendamenti presentati anche alcuni relativi alla questione della spovincializzazione dei rifiuti e uno salva Corecom. Poco prima dell’orario in cui era stata fissata la chiusura della sessione di oggi, il capogruppo del Pdl Fulvio Martusciello ha chiesto al presidente del Parlamentino campano, Paolo Romano, di poter discutere direttamente i subemendamenti riguardanti rifiuti e rischio sismico e di procedere col voto finale. Al momento della richiesta, però, in aula la maggioranza non aveva i numeri. Lo stesso Martusciello ha quindi chiesto di sospendere la seduta "per qualche minuto", sottolineando che quella pausa sarebbe servita per verificare se le opposizioni, che avevano abbandonato l’aula per dissenso politico, avessero intenzione di "discutere di temi come i rifiuti e il rischio sismico". Ma una volta tornati in aula, quando mancavano pochi minuti alla chiusura prevista, Gennaro Oliviero, capogruppo del Pse, ha ricordato che il tempo a disposizione era terminato.
"Logiche provincialistiche hanno impedito l’approvazione della legge in discussione, che contiene l’ormai noto emendamento sui rifiuti, peraltro già approvato dal Consiglio regionale". Così Gennaro Salvatore, capogruppo di Caldoro Presidente, al termine della seduta di oggi del Consiglio regionale della Campania. "Vero è – osserva – che la maggioranza doveva essere autosufficiente nei numeri e oggi non lo era, ma appare comunque poco comprensibile l’Aventino della minoranza che ha consentito, a quanti facevano melina, di impedire che la Campania oggi facesse un ulteriore passo avanti verso la risoluzione del problema rifiuti". "L’accanita difesa del proprio orticello – aggiunge Salvatore – rallenta l’iter procedurale di una normativa che ha il pregio di unire la responsabilità degli enti provinciali ad una logica di contesto regionale, coerente con le norme nazionali e con le direttive europee". "La cosa più grave – conclude – è che tutto ciò avviene in barba alle difficoltà dei cittadini campani, alle prese con l’ennesima emergenza rifiuti".