‘Grave che un senatore consulti i siti internet invece di studiare le leggi’

“Quando ci si ritrova nella condizione di avere di fronte una persona che persevera nell’errore si hanno due strade – scrive la deputata Pdl di Benevento Nunzia De Girolamo nella replica alla nota di Pasquale Viespoli di ieri: una é quella di lasciarlo affogare nella “non conoscenza”, l’altra é quella di aiutarla. É evidente che il Sen. Viespoli ha bisogno di aiuto nel comprendere non solo il funzionamento del bilancio degli enti locali al tempo del federalismo fiscale ma soprattutto le regole che disciplinano il passaggio dei beni dallo Stato agli enti locali.

Nonostante le sue stizzite reazioni alla mia spiegazione sul perché le cose che raccontano lui e Nardone sul bilancio di mandato e sul federalismo demaniale risultano scollegate dal nuovo contesto normativo, porgo l’altra guancia e spiego al Senatore della nostra cittá perché sul Monopolio dei Tabacchi é quanto meno disinformato.

Quei beni sono stati inseriti nella lista completa messa a disposizione dallo Stato e allegata al decreto sul federalismo demaniale. Lista che allego in visione per i lettori. Cos’é successo dopo?

I sindaci hanno indicato i beni ritenuti d’interesse. Il Comune di Benevento non ha tuttora indicato la Manifattura. E ha sbagliato. Forse é una scelta politica che io non condivido e ci confronteremo in campagna elettorale.

Ma cosa significa che non rientrerá piú tra i beni di proprietá del comune? No, caro Senatore, come forse non sa, sono state consegnate due liste dal Governo all’Anci per poter essere licenziate in conferenza unificata, ma la conferenza non le ha approvate e sono state ritirate. Lei ha pertanto consultato una delle liste sul sito Anci ritirata e che racchiudeva semplicemente i beni richiesti dai Comuni.

Ora, oltre alla gravitá del fatto che un Senatore della Repubblica anziché studiare le leggi consulti in fretta e furia i siti internet, c’é la necessitá che lei, caro Viespoli, sia al corrente e con lei il candidato per il quale fa da spin doctor (l’ex comunista Nardone) del valore delle liste.

Ebbene la lista che sará approvata (ad oggi non lo é ancora) dalla conferenza unificata, sará proprio su richiesta di Anci, Upi e Regioni “flessibile”; nel senso che i beni che non saranno stati richiesti per scelte politiche, potranno essere richiesti dalle amministrazioni anche successivamente. Ormai quei beni sono, grazie al federalismo demaniale, “patrimonio disponibile” e quindi a differenza del patrimonio artistico culturale o di quello demaniale, potranno rientrare nei bilanci degli enti locali cosí come disciplineranno i regolamenti di attuazione che non a caso nella mia prima nota le avevo consigliato di consultare. Pertanto, come avevo chiesto a Viespoli e Nardone, questo é un non problema e se come me sono per la valorizzazione di quel bene possono ringraziare il PdL e il Presidente Berlusconi.

Caro Senatore, allora chi é disinformato? Chi ha fatto una brutta figura? Sul resto (bilancio di mandato e patto di stabilitá), le do un consiglio, non s’imbarchi in un’altra ricerca su internet, legga semplicemente le norme che approviamo nei due rami del Parlamento”, conclude De Girolamo.