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‘Si rischia di privatizzare la giustizia civile’

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Ha preso avvio da lunedì 21 la conciliazione obbligatoria per le controversie in una serie di materie che riguardano la casa, contratti di locazione affitti, compravendite immobiliari regole dei contratti forniture di beni e servizi all’abitazione. Migliaia di procedure dovranno passare per i nuovi meccanismi di conciliazione. "Il Governo – scrive il Sunia attraverso il segretario provinciale Giuseppe Falzarano – ha previsto l’obbligatorietà di questi strumenti senza però garantire i diritti delle persone, e in particolare delle fasce più deboli della cittadinanza ad una giustizia civile rapida efficace e poco costosa, con una scelta che rischia di privatizzare la giustizia civile, affidandola ad organismi privati".
Il SUNIA ribadisce, “che per funzionare il nuovo sistema si deve garantire il diritto del cittadino ad essere rappresentato dalla sua Organizzazione sindacale nelle varie fasi del procedimento.
Nel contempo vanno assicurati i reali incentivi ed agevolazioni quali le detrazioni fiscali, le agevolazioni per i pensionati sociali ed al minimo, il gratuito patrocinio per gli aventi diritto.
Diversamente da questo momento in poi il ricorso alla giustizia civile sarà più costoso ed avrà esiti meno rapidi con danno dei cittadini che devono far valere in tutto il settore immobiliare e della casa un diritto.
Il SUNIA ricorda a tutti i cittadini che è presente su tutto il Territorio Provinciale presso CIA/INAC con propri sportelli sindacali e dell’APU, la sua associazione di proprietari utenti diretti dell’abitazione, alle quali i cittadini interessati possono rivolgersi per tutte le questioni e le consulenze attinenti la conciliazione ai seguenti numeri: 3381609110/3336784177/ FAX E TEL0824 355141”.