Sindacati
Petrillo (Cisl): festeggiare sì, senza dimenticare la crisi del Sannio

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“I valori risorgimentali ispiratori della festa per l’Unità del Paese Italia sono innervati, fortificati dai diritti inalienabili della Costituzione, a testimonianza dell’attualità estrema della difesa dei diritti universali in essa sanciti, ispirati alla democrazia, alla solidarietà e sussidiarietà. – ha dichiarato il segretario generale dell’Ust Cisl, Attilio Petrillo – Festeggiare quindi per dare nuovo vigore a queste rilevanti proposizioni, ma non sottacendo che tale evento, oggi, è pur dentro alla grande crisi recessiva che ha travolto e travolge il tessuto sociale del Sannio, ove, spesso nel silenzio delle genti comunque operose e dignitose, scompaiono migliaia di posti di lavoro con la desertificazione allarmante di intere comunità del Fortore e del Tammaro. Ma queste voci, a volte afone, chi le ascolta?”.
“Festeggiare si – conviene Petrillo – ma socializzando in definitiva che l’unità di un paese, di una nazione è tale se vi è sinergia, attenzione tra ogni parte di esso e che non, invece, si accresca la forbice della diseguaglianza tra parti rilevanti di esso. Festeggiamo, quindi, ma con l’impegno affinché non passino altri 150 anni senza aver dato una prospettiva, una risoluzione ai problemi che Giustino Fortunato e Mario Rossi Doria avevano ben analizzato rispetto ad un Sud già troppo solo ed oggi ulteriormente mortificato e marginalizzato”.