CULTURA
Boffa (Pd): le storie di miseria e di bisogni non scompaiono

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In occasione dell’incontro sul tema “Il mercato dei Valani”, tenutosi nel pomeriggio presso l’Aula Consiliare del Comune di Castelpoto, l’onorevole Costantino Boffa ha inviato una nota agli organizzatori dell’evento.
“Immagino che ad ascoltare o leggere per la prima volta il racconto di un valano, i dettagli della sua esperienza, un ragazzo di oggi sarebbe portato a pensare e a contestualizzare il tutto in luoghi e tempi lontani. Ed è altrettanto facile prevedere il suo smarrimento nell’apprendere che la storia in cui si è imbattuto è una storia che anche i suoi nonni potrebbero tranquillamente raccontargli. Risulta difficile legare alla Benevento degli anni ’60 l’immagine di una schiera di bambini pronti ad essere selezionati da uomini che li avrebbero letteralmente acquistati, strappati alla famiglia, alle amicizie, alle scuola, all’infanzia. Per un intero anno costretti a vivere in stalle e nei campi, a seguire i tempi e i bisogni degli animali e della natura. Una storia di povertà, di diseguaglianza, di miseria e di ingiustizia, di bisogno. Una storia negata, nascosta, fuori dal tempo e dallo spazio, assurdamente inattuale già nel duro e faticoso secondo dopoguerra – quando pure il mercato dei valani, gli schiavi bianchi, era semplice quotidianità – figurarsi se poteva trovare cittadinanza nell’Italia, nel Sannio dei decenni successivi. Cominciava la stagione delle grandi conquiste civili, democratiche, sociali e il racconto di quanto accaduto solo il giorno prima, ogni 15 di agosto in Piazza Orsini, era troppo stridente per trovare cittadinanza. E’ stato un errore. E’ una storia da raccontare, da denunciare. Come ha fatto il mai dimenticato Ciccio Romano con la sua penna, nel 1950, come molti artisti stanno facendo da tempo, con la musica e la recitazione. Come la comunità di Castelpoto fa oggi, con l’inaugurazione di un’opera dedicata. Con la consapevolezza che un monumento non è mai muto perché rivela un racconto, riporta alla luce storie dimenticate. E guarda avanti, indica un percorso. In Italia, a Benevento, i valani ovviamente non ci sono più. Ma tante altre sono le ingiustizie, le storie di miseria e di bisogni che vanno raccontate e denunciate. E dunque, oggi come allora, centrali sono i temi del lavoro e della scuola. Una società bloccata, priva di dinamismo sociale ed economico, incapace di offrire opportunità ed occupazione, è sempre terra fertile per il proliferare di ingiustizie ed ineguaglianze.
L’istruzione e la conoscenza poi, valori negati ai ragazzi protagonisti della storia che oggi ricordiamo, sono i primi anticorpi di cui disponiamo affinché l’intollerabile non diventi tacita rassegnazione. Il diritto al lavoro, il diritto all’istruzione, sono elementi necessari all’autodeterminazione di un individuo e di una comunità, imprescindibili in una società che tende alla giustizia e alla coesione sociale. Di questi temi, ci parla la storia dei valani di Benevento. I miei complimenti al Comune di Castelpoto che ha voluto organizzare una giornata così intensa e significativa. Purtroppo, gli impegni parlamentari mi impediscono di essere presente e condividere con tutti voi l’emozione di oggi”.