CULTURA
Agosto 1861: un ricordo, comune, da istituzionalizzare

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Quella di domenica sera, nell’Abbazia Sant’Anastasia di Ponte, è stata una serata di alta cultura e grande approfondimento. Stiamo parlando della presentazione del libro del pontese Carlo Guglielmucci “Il Fuoco dell’Unità d’Italia”: un evento organizzato dalla Pro Loco di Ponte in collaborazione con l’amministrazione comunale del sindaco Domenico Ventucci. Una serata un po’ cupa visto che è stata ricordata la morte del ventisettenne pontese, Francesco Procaccini, strappato proprio dalla vita terrena sabato notte ed è stato osservato un minuto silenzio.
“Con questa iniziativa – ha detto Daniele Simeone, presidente della Pro Loco Ponte – vogliamo ribadire che ci sentiamo tutti italiani, al di la di ogni divisione regionale; e la prova ci è stata data dalla presenza del responsabile alla cultura della Pro Loco di Delebio Lina Clemente. Delebio – ha continuato Simeone – è il paese della provincia di Sondrio che ha legato la sua storia alla nostra proprio in quel lontano 1861, con le vicende di guerra che videro protagonista in bersagliere Carlo Margolfo proprio qui nella nostra zona, e che si sono intrecciate alle tragiche vicende che, poi, sono state raccontate nel libro di Guglielmucci. Ringrazio dunque la Clemente che ci ha onorato della sua presenza e che ha voluto dimostrare come la distanza geografica non può essere un ostacolo quando si è animati da valori comuni, come oggi per noi sono quelli che ci fanno sentire tutti italiani.
Dopo Simeone hanno preso la parola tutti gli storici presenti al tavolo i quali hanno approfondito nei minimi particolari tutta la storia dei 150 anni dell’Unità d’Italia. La chiusura dei lavori è stata affidata al protagonista della serata: Carlo Guglielmucci. “
In questo libro – ha affermato Guglielmucci – racconto la rivolta dei contadini sanniti avvenuta nell’estate 1861 contò il nuovo stato unitario costituito. Rivolta che culminò con l’eccidio di 41 soldati nel territorio di Casalduni e la conseguente rappresaglia dei militari che incendiarono Pontelandolfo e Casalduni causando morte, saccheggi e distruzioni, instaurando un clima di terrore con arresti e fucilazioni che si protrassero per alcuni mesi. Ho pensato di raccoglierli in questo opuscolo di facile lettura – ha spiegato Guglielmucci – con numerosi spunti di ricerca, per chi vuole proseguire, al fine di approfondire argomenti più specifici sia nell’ambito dell’Unità Nazionale che nei fatti avvenuti nei singoli Comuni citati. Lo scopo di questa pubblicazione, nella ricorrenza dei 150 anni dell’Unita d’Italia, – ha continuato – è quello di far conoscere la verità sui fatti che determinarono l’Unità, affinché vengano ricordati ed onorati in egual misura tutti gli italiani in divisa che caddero combattendo per affermare il loro sentimento di Patria ed i civili che, vittime degli eventi, persero la vita ed infine auspico che, conosciuti i fatti e gli eventi, i Comuni coinvolti nella rivolta dell’Agosto del 1961, ma anche altre realtà che vogliono condividere l’idea, possano istituzionalizzare annualmente un ricordo nella stessa data per quanti militari persero la vita su ambo i fronti e per i civili vittime degli eventi, nei luoghi più significati, vale a dire largo Spinelle di Casalduni e la Chiesa dell’Annunziata di Pontelandolfo”.