Sindacati
Il Comparto Sicurezza va ad Arcore

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“Saremo tutti ad Arcore e certamente non per festeggiare”. Queste le prime affermazioni di Giuseppe Raimondi, segretario regionale della Campania del sindacato di polizia Coisp, che stigmatizza la situazione critica del Comparto Sicurezza . “Non avremmo mai voluta arrivare a tanto – continua il leader del Coisp campano – ma la situazione è veramente disastrosa. Pur condividendo la difficoltà economica che sta attraversando il nostro paese non possiamo, assolutamente, accettare che le forze dell’ordine vengono mortificati da questi tagli indiscriminati . Il crimine non si sconfigge con le chiacchiere televisive o con i comitati di sicurezza, abbiamo bisogno di maggior risorse da investire nel Comparto Sicurezza . Investire non significa solo pagare le ore di straordinario ai poliziotti e garantire gli emolumenti accessori per il 2011, abbiamo bisogno di personale e più mezzi . Siamo arrivati all’assurdo, si pretende dal poliziotto una maggiore presenza in servizio e poi non ci sono fondi per pagarli ”. Per questo motivo domani mattina i Sindacati di polizia di stato, polizia penitenziaria, corpo forestale e vigili del fuoco: Siap, Silp per la CGIL, Coisp, Anfp, Uil penitenziaria , FP-CGIL , Uil PA, Confsal , saranno tutti ad Arcore, davanti alla residenza del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, per manifestare il proprio dissenso sui tagli effettuati da questo Governo al Comparto Sicurezza.
Ecco quanto si legge nella nota congiunta dei sindacati aderenti alla protesta: “Dall’approvazione della manovra finanziaria, nell’agosto del 2010, il Governo ha assunto, in svariate occasioni e in modo ufficiale e ufficioso, l’impegno ad adottare provvedimenti di tutela della specificità del comparto sicurezza e del soccorso pubblico del nostro Paese, ma ognuno di questi impegni è stato puntualmente disatteso”.
Agli occhi di questi operatori, che ottengono risultati importanti in condizioni organizzative spesso proibitive, il Governo ha esaurito la sua credibilità “e se il Presidente del Consiglio vuole ricostruire questa credibilità, dimostrando che è ancora in grado di assumersi le sue responsabilità istituzionali, non ha altra strada che quella di adottare i provvedimenti per i quali si è impegnato, abbandonando la strada delle semplici promesse. Per quanto ci riguarda confermiamo lo stato di agitazione e mobilitazione preannunciato in altri comunicati da tutte le sigle sindacali e confermiamo che saremo ad Arcore la mattina del 14 marzo a protestare davanti alla residenza dell’On. Berlusconi, e a ricordargli che il Paese ha bisogno di provvedimenti che rafforzino e non indeboliscano la sicurezza e il soccorso pubblico, e che gli operatori impegnati su questo versante meritano rispetto per il loro difficile e rischioso compito”.