Sindacati
‘Autolinee Palombi, serve chiarezza’

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Sulle voci ricorrenti di una cessione delle Autolinee Palombi ad un’altra azienda, “suffragate dal fatto che tale circostanza era stata proposta anche ai lavoratori”, la Filt Cgil, in una nota, a firma di Salvatore Antonio, “ritiene imperativo esprimere le proprie perplessità al cospetto di una situazione poco trasparente, nebbiosa e non molto comprensibile”. Il sindacato “ha già informato l’assessorato ai trasporti che la proprietà di questa azienda ha più volte manifestato la volontà di dismettere l’attività e ha più volte comunicato ai lavoratori di contatti per la sua vendita. Questa è una società che ha un debito certo di circa 300.000 euro con i dipendenti per il TFR e di altre decine di migliaia di euro con fornitori ed enti e non capiamo chi possa rilevare una azienda per oltre 300.000 euro non avendo nessuna certezza di poter ammortizzare l’investimento. Infatti entro il 31 dicembre 2011 la legge prevede, categoricamente, che i servizi pubblici locali vengano affidati tramite gara, per cui un eventuale compratore non avrebbe certezze di proseguire il contratto di servizio in essere. Non vorremmo che si stesse giocando sulla paura dei lavoratori. Ed infatti si sono talmente impauriti che sono giunti perfino alla conclusione di rilevare l’azienda attraverso una cooperativa, quantunque noi lo avessimo sconsigliato”.
“L’azienda, dopo un primo accordo verbale, ha rifiutato affermando di avere offerte migliori – prosegue il sindacato -. Nessuno vuole mettere veti o ostacolare il normale corso di trattative tra privati, ma in questo settore è doveroso, per gli enti concedenti e per i lavoratori, avere contezza di quello che succede. Le aziende esercenti un pubblico servizio, al netto dei beni di proprietà, non sono nella disponibilità del prodotto che erogano; sono solamente delegati dagli enti ad effettuare un pubblico servizio. La titolarità del servizio resta in capo agli enti che utilizzano le aziende attraverso un contratto di servizio. Se fossero vere le voci che circolano in merito alla vendita della Palombi i lavoratori, e noi che li rappresentiamo, abbiamo il diritto di sapere cosa sta succedendo.
Se vi è un innesto di nuovi soci, se vi è vendita di ramo d’azienda o se è in vendita l’azienda stessa. La differenza è sostanziale poiché nel primo caso:
l’azienda rimane la stessa e si pensa che possa cambiare ragione sociale da s.a.s. a s.r.l., in modo tale che, se anche non si aggiudicasse la gara, potrebbe chiudere l’azienda e in tal caso far pagare il TFR all’Inps, essendosi trasformata in s.r.l. negli altri casi è necessario il coinvolgimento dei lavoratori e del sindacato che finora non c’è stato.
L’assessorato provinciale ai trasporti, al quale già abbiamo richiesto formale convocazione, ha il dovere di fare chiarezza; non si comprenderanno e non si tollereranno ulteriori titubanze.
Non interessa chi compra , interessano le garanzie per i lavoratori e per il servizio e rendersi conto perché si compra in una situazione di incertezza e con l’imminenza della gara.
Di fronte ad una offerta seria e con garanzia per i lavoratori sul loro futuro e sul TFR, la Filt è certamente disponibile ad un responsabile confronto; ma, in mancanza di suddette assicurazioni, si vedrà costretta ad aprire un ferma e risoluta vertenza atta a tutelare i diritti dei lavoratori e la imprescindibile tranquillità che deve essere loro assicurata in queste fasi così confuse.
I lavoratori delle Autolinee Palombi, da sempre, lavorano con grande dedizione e senso di responsabilità; spesso devono attendere i pagamenti delle mensilità per molti giorni con tanti sacrifici, personali e delle loro famiglie; adesso sono stanchi di tante angosce; per di più i loro orari di lavoro sovente eccedono il regolare nastro lavorativo e sono al limite se non addirittura superano anche i vincoli dei Regolamenti CE e del Codice della Strada.
Per la qual cosa si preannuncia una azione atta a recuperare le spettanze per il lavoro eccedente e a stabilire orari di lavoro regolari e conformi.
Si chiede, pertanto, a S.E. il Prefetto e all’Assessore ai Trasporti un tavolo congiunto imminente per fare chiarezza sulla vicenda e avere certezze sul futuro dei lavoratori e sulla continuità del servizio”.