SOCIETA'
Non tutti i sacerdoti sono ‘esorcisti’

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“In questi giorni si sta diffondendo, tra l’opinione pubblica, qualche informazione inesatta circa le nuove ‘disposizioni normative sul ministero degli esorcismi e le preghiere di liberazione’ presentate lo scorso 4 marzo da S.E. l’Arcivescovo Mugione. – si legge in un documento dell’Arcidiocesi di Benevento – Gira voce, infatti, che da questo momento tutti i sacerdoti sono autorizzati ad esercitare il ministero di esorcista.
In realtà le disposizioni non si esprimono affatto in questi termini, ma distinguono tra preghiere di liberazione (che possono essere guidate, in forma privata, da un qualsiasi ministro ordinato) e le preghiere di esorcismo (pronunciate esclusivamente dal sacerdote che ha ottenuto la licenza da parte del Vescovo)”.
E per corroborare le tesi vengono citati appunto alcuni passaggi fondamentali del documento: “Si fa divieto, nell’intero territorio diocesano, di organizzare celebrazioni comunitarie di preghiere di liberazione e di guarigione senza l’esplicito permesso scritto da parte del vescovo diocesano; nei luoghi sacri, ma sempre in forma privata e non comunitaria, le preghiere di librazione possono essere elevate al Signore solo sotto la guida di un ministro ordinato; …” (Art. 2) e “Può esercitare il ministero di esorcista soltanto il sacerdote che ne abbia ottenuto speciale ed espressa licenza da parte del Vescovo diocesano … È espressamente vietato ai laici, ma anche ai sacerdoti non muniti della debita licenza, pronunciare preghiere di esorcismo. … I sacerdoti non esorcisti possono pregare per la liberazione delle persone tormentate dal demonio … ma non possono esorcizzare. Essi con il permesso espresso del Vescovo diocesano del luogo in cui si trovano, possono guidare assemblee che pregano per questa intenzione. La preghiera di guarigione o di liberazione non può mai sfociare nell’esorcismo.” (Art. 3).