POLITICA
‘Costruire una città a dimensione delle esigenze reali’

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“Siamo in una Nazione in cui, oramai da mesi, si attende cosa accadrà domani. Lo stesso avviene, purtroppo, anche nella nostra città. Superati i tempi di una riflessione consapevole, infatti, ci ritroviamo all’emergenza. Ci chiediamo quasi quotidianamente chi saranno i candidati a Sindaco che si contenderanno a primavera la vittoria senza neanche sapere su cosa (e con chi) punteranno, per raggiungere l’obiettivo finale”: così comincia la riflessione del capogruppo consiliare di TèL a Palazzo Mosti, Nazzareno Orlando.
“Gli ‘addetti ai lavori’ non fanno altro che smontare e rimontare alleanze costruendo conti numerici che spesso prescindono dalla reale situazione e che servono solo a prefigurare scenari possibili o, addirittura, costruzioni di potenziali squadre di governo. La confusione nazionale di certo non facilita il processo di aggregazione, anzi determina smarrimento e incertezza. Sarebbe dunque auspicabile, per motivi di serietà e di comprensibile necessità, addivenire a scelte definitive spesso pubblicizzate ma mai attuate. Sarebbe soprattutto interessante conoscere su quali argomenti si andrà a votare! Sarebbe coerente e trasparente chiedere la fiducia sulla scorta di squadre di governo almeno parzialmente note. Tutto ciò appare utopistico e fuori dagli schemi attuali. Eppure tutto potrebbe ancora accadere. I cittadini, ma anche molti dei potenziali candidati, non riescono ancora a districarsi tra le nebbie di una politica senza anima fatta spesso solo di individualismi e di intrigate ed incomprensibili strategie. Parlare di valori, di impegno, di storie personali, di coerenza, di merito, di lungimiranza, di cultura ecc…è divenuto quasi elemento di discriminazione e di emarginazione, anziché essere considerato metodo di saggia valutazione e conseguente scelta”.
Da ciò, per Orlando, ne discende che “forse è arrivato per davvero il momento di un forte cambiamento, del superamento di sterili logiche e del rilancio complessivo di nuove idee per un nuovo progetto, altrimenti meglio lasciare ed impegnarsi in altro! I giovani hanno bisogno di certezze per il futuro e di grandi sogni da costruire nell’immediato. Così come gli anziani vorrebbero maggiore serenità e più attenzione. Ma è davvero tanto difficile costruire una città a dimensione di queste esigenze? E’ davvero utopia tentare di costruire una comunità più giusta che dia a tutti ciò di cui hanno realmente bisogno? Benevento è città di tradizione e storia. E’ città ancora parzialmente trasformabile. E’ città dove l’orgoglio e la perseveranza potrebbero ritrovare una funzione determinante. Perché non provarci? Perché non spingere dal basso? La partecipazione è il fondamento di questo ragionamento. Attiviamola per davvero prima di ricadere nei soliti incontrollabili meccanismi che porterebbero solo a celte rabberciate e ad aride spartizioni di potere. Se il popolo sannita c’è faccia sentire la sua voce!”