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‘Autorizzazioni sismiche: un disastro annunciato’

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Il presidente di Ance Benevento, Silvano Capossela, è intervenuto con una nota sulla vicenda della autorizzazioni sismiche. Di seguito pubblichiamo ampi stralci:
“La problematica relativa ai ritardi nel rilascio della autorizzazioni sismiche da parte degli uffici del Genio Civile, potrebbe rappresentare un caso di studio di come non risolvere i problemi.
E’ un raro esempio di come politica e burocrazia siano riuscite, dopo mesi di annunci, smentite e dichiarazioni a non trovare alcuna soluzione ad una problematica che sta pesantemente condizionando l’intero comparto dell’edilizia pubblica e privata in un periodo di per se già difficile per la crisi economica in atto.
Tutto inizia con la sentenza della Corte Costituzionale n.182 del 20 aprile 2006, che ha ribadito il principio giusto e incontestabile di prevedere nelle leggi regionali un regime autorizzativo che elimini il sistema di controllo a campione e proceda alla verifica di tutti i progetti.
La Campania con legge regionale n.19/2009 è stata una delle prime regioni a varare una norma che, dalla sera alla mattina, ha introdotto per le zone a media ed alta sismicità (per le opere infrastrutturali strategiche anche nelle zone a bassa sismicità) il controllo preventivo su tutte le denunce finalizzate ad ottenere l’autorizzazione sismica.
Il problema tuttavia riguarda l’assoluta inadeguatezza delle strutture del genio civile a far fronte allo spropositato numero di pratiche che ovviamente hanno portato un totale ingolfamento degli uffici e ad una paralisi dell’intero settore.
La prima riflessione sorge spontanea: era possibile prevedere tale difficoltà? Ovviamente si.
Chiunque conosca minimamente la nostra realtà è consapevole del fatto che il personale degli uffici del Genio Civile sia per numero sia per qualifiche (molti amministrativi e pochi tecnici) non erano (e non sono) pronti a tale innovazione. Quindi, si sarebbe potuta immaginare una norma transitoria che attraverso una entrata in vigore della legge scaglionata nel tempo, avrebbe potuto dare il tempo necessario agli operatori del settore da un lato, ed agli uffici dall’altro, di attrezzarsi per far fronte alle novità in tema di autorizzazioni sismiche.
Quando nell’estate scorsa la situazione si manifesta in un tutta la sua complessità iniziano le manovre di "aggiustamento".
Dopo circa 14 mesi dall’entrata in vigore della legge siamo dunque al punto di partenza.
E allora a nome dell’ANCE e di tutte le imprese a cui spero di prestare la mia voce, mi chiedo se non era possibile, prevedere tutto ciò, se non era possibile attrezzarsi in altri modi, se non era possibile integrare da subito il personale degli uffici con i tecnici delle c.d. short list.
E’ un esempio per dire che forse prima di fare le leggi, seppure giuste, occorrerebbe attrezzarsi per farle rispettare".