CULTURA
A Palcoscenico 2000 c’è Biagio Izzo

Ascolta la lettura dell'articolo
Palcoscenico 2000, la rassegna teatrale ospitata al teatro Massimo di Benevento, propone questa sera, alle ore 20.45, fuori abbonamento (ed è il secondo evento del genere in calendario, dopo Carlo Buccirosso) lo spettacolo “Guardami, guardami”, di Bruno Tabacchini e Biagio Izzo; scene Luigi Ferrigno; costumi Graziella Pera; coreografie Germana Buonaparte; musiche Paolo Belli; regia Claudio Insegno.
***
“Una farsa dell’amore con uomini e donne al centro. Un gioco che si ripete da sempre ma che trova nuovi spunti di fronte ad una società in continua trasformazione.
La vita coniugale di una giovane coppia fa da sfondo alla storia dove i protagonisti sono lui e lei.
Lei, la fede nell’amore “fonte del nostro essere che unisce le cellule della vita e crea intorno l’energia positiva che porta verso la realtà assoluta”. Lui, una sola fede, (LA SQUADRA DEL CUORE) un solo grido: “Noi saremo sempre qua… finché il Napoli vincerà, perché il Napoli è la squadra degli Ultrà”.
L’amore muove il sole, le stelle e tutto l’universo, pensa lei. Lui pensa invece che l’amore sia peggio di uno tsunami: una forza della natura; un tornado che può abbattersi sulla tua casa, che ti scoperchia il tetto lasciandoti sul lastrico.
La storia va avanti così da secoli, incentrata com’è sulla visione diversa dell’amore di lui e di lei. Lei che non sopporta il pensiero che lui la tradisca, nemmeno col pensiero. Lui che non ha altri pensieri, e pensa solo a quello. Lei e il dubbio che la martella, il sospetto che non le dà tregua: lei che non dà tregua a lui. Uno dei disastri più frequenti che l’umanità ha dovuto affrontare nel corso della storia risiede proprio nell’incapacità di arginare il dramma dell’amore usando il cervello.
Una commedia, la vita, tutta da ridere, con uomini e donne, polarità opposte ma complementari, alla ricerca perenne di una dimensione dove si possano incontrare. Mission impossible? Sembrerebbe di sì. Ma uomini e donne continuano a rincorrersi, come i protagonisti della nostra storia, con lei sempre più convinta che, nonostante tutto, “l’amore è l’essenza della vita e guai a chi me lo tocca”; e lui sempre più proteso ad affinare l’arguzia, l’astuzia, l’espediente; a sperimentare nuove soluzioni, in cerca dell’invenzione geniale, del “rimedio”, perché il venerdì sera c’è il tavolo con gli amici e guai a chi me lo tocca. Ma è solo una farsa la nostra; una via oltre l’uomo e la donna capace di offrire un nuovo presente, una armonia diversa, in una finta realtà”.