POLITICA
“Alleanze ‘strane’ calpestano ideologia e senso d’appartenza”

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“A poco meno di tre mesi dalle elezioni del nuovo sindaco le coalizioni ancora non ufficializzano il nome dei loro candidati”. Apre con questa riflessione la nota di “Azione sociale sud” che attraverso il suo vicesegretario Felice Presta fa il punto sull’attuale situazione non solo politica, ma anche economica e sociale della cittadina sannita. “Vero è – si legge nella nota – che una elezione amministrativa come questa difficilmente si è vista e si vedrà mai a Benevento. I diversi scenari rispecchiano le difficoltà che hanno i “grandi” partiti a livello nazionale e rendono di difficile interpretazione eventuali programmi politici, la scelta degli uomini e di chi li rappresenterà e, perché no, anche i valori aggiunti che questi dovranno presentare ai cittadini. Cittadini confusi, per quello che riguarda il lato prettamente politico, vedono calpestati, in tentativi di alleanze “strane”, ideologia e senso di appartenenza. Ma d’altra parte se le coalizioni che si vanno a delineare travalicano tutto questo, lo fa la sinistra (?) lo fa la destra (?), come fanno i cittadini a rendersi conto di chi dovranno scegliere per la guida della loro città nei prossimi cinque anni?”
Azione sociale sud si sofferma quindi sul delicato momento di crisi che molti lavoratori, ed interi settori produttivi stanno vivendo. “La Tessival, i lavoratori dei consorzi, i lavoratori dell’Ipercoop, quelli della Croce Rossa o del comitato Sciogli il Nodo, tanto per citarne alcuni, insieme alle migliaia di precari sanniti sono solo la punta di un iceberg. Noi questo segnale, a differenza di altri, l’abbiamo colto e, con preoccupazione, non facciamo altro che rimarcarlo. Qui è in gioco la sopravvivenza di tutto il Sannio e non solo dei beneventani. Quello che noi vogliamo far capire, a prescindere dal colore politico, è che se si cresce si cresce tutti insieme, se si sprofonda lo facciamo tutti. Le parole non bastano più, cosi come le promesse. Serve un’azione forte sul territorio ed una sinergia tra le istituzioni. Giocare sulla pelle, politicamente, di gente che rischia il posto di lavoro, o di gente che l’ha perduto è una cosa che non si dovrebbe mai fare”.