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Cittadini

Domani test di lingua italiana per gli stranieri

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Saranno 14 i cittadini stranieri della provincia sannita che domani si siederanno tra i banchi dell’Istituto Comprensivo Statale Falcetti di Apice per affrontare il test di conoscenza della lingua italiana.
9 ucraini, 2 albanesi, 2 tunisini e 1 marocchino al suono della campanella delle 8.30 dovranno dar prova di conoscere la lingua di Dante. Non si richiederà però proprio una conoscenza approfondita dell’italiano, ma almeno le basi per ottenere l’agognato permesso di lunga permanenza. I test saranno tre: prova di ascolto (prova di comprensione orale) prova di lettura (prova di comprensione scritta) e un test di scrittura.
Non poemi, lettere lunghe, parole complesse. Alla fine è sufficiente la conoscenza di 300/400 parole in tutto. Non di più e se si sbaglia il tempo del verbo non è un dramma, nessuno ci farà caso. Con 80 punti si supera l’esame.

 

Se l’esito e’ positivo, lo straniero puo’ presentare la domanda e la questura, verificati tutti gli altri requisiti richiesti, rilascera’ il permesso di soggiorno. In caso di bocciatura, lo straniero potra’ ripetere la prova e inoltrare un’altra richiesta per sostenere il nuovo test.

 

Ricordiamo che dal 9 dicembre infatti il permesso di soggiorno viene concesso solo se si dimostra di conoscere l’italiano. Lo prevede il decreto 4 giugno 2010 (firmato dai ministri dell’Interno e dell’Istruzione, Roberto Maroni e Mariastella Gelmini), che impone un test di lingua obbligatorio per gli stranieri che intendono richiedere il documento per soggiornanti di lungo periodo.

 

Non tutti gli stranieri sono pero’ tenuti a sottoporsi all’esame di lingua. E’ infatti esentato dalla prova chi ha attestati o titoli che certifichino la conoscenza dell’italiano a un livello non inferiore al livello A2 del Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue; chi ha titoli di studio o titoli professionali (diploma di scuola secondaria italiana di primo o secondo grado oppure certificati di frequenza relativi a corsi universitari, master o dottorati): chi è entrato in Italia come dirigente, professore universitario o ricercatore, traduttore o interprete; chi e’ affetto da gravi limitazioni alla capacita’ di apprendimento linguistico.

 

Erika Farese

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