CULTURA
Mastella: meglio l’ironia di Zalone. Malgieri: boccio entrambi

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Meglio Qualunquemente o Checco Zalone che è accusato di qualunquismo? I Palazzi della politica si dividono tra i due fenomeni cinematografici del momento: c’é chi tifa Che bella giornata, diventato il film italiano che ha incassato di più nella storia (superando il record detenuto dal ’97 da La vita è bella di Benigni), e chi per Cetto La Qualunque, il personaggio di Antonio Albanese che dà un’immagine ironicamente impietosa di un’Italia tutta votata al "partitu du pilu". Ma i due schieramenti sono assolutamente trasversali rispetto alle formazioni politiche in campo.
Così, per restare al Sannio, Clemente Mastella si dichiara all’ADNKRONOS "apertamente zalonista, perché – dice – quella di Albanese é un’ironia più marcata, troppo forte. Mentre quella di Zalone é più naturale, disinvolta". Una bocciatura netta per entrambi i film arriva invece dal parlamentare Fli, pure d’origine sannita, Gennaro Malgieri: "Tutti e due sono specchi deformati di una realtà virtuale che esprime il ‘luogocomunismo’ intorno alla quale si articolano forme artistiche ed espressive di un certo modo di intendere la politica e il giornalismo. Tanto l’uno che l’altro per quanto esilaranti, – affonda il colpo l’ex consigliere Rai – rispecchiano una certa idea dell’Italia che deve essere per forza peggiore a dispetto di un’Italia migliore che pure esiste malgrado tutto". "Non a caso – insiste Malgeri- il nostro Paese è la quinta potenza industriale del mondo, la seconda grande esportatrice d’Europa e vi sono artisti italiani che espingono in tutto il mondo. Anche se devo dire – accusa Malgieri – che culturalmente l’Italia sta vivendo un momento di grande travaglio dato proprio dalla mancanza di idee che si riscontra nel cinema e nell’arte”.