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Lavoro sommerso. Uil: “Anche nel Sannio è una vera metastasi”

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“Il lavoro sommerso è un fenomeno che anche nel Sannio si configura come una vera e propria metastasi”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Uil di Benevento, Fioravante Bosco che prendendo spunto da un’indagine conoscitiva condotta dalla sigla sindacale a livello nazionale, ha evidenziato dati allarmanti anche nella nostra provincia:
“La Campania, con il 59,80% risulta quindi tra le 5 regioni con la più alta percentuale di aziende irregolari. Accendendo i riflettori sul Sannio, lo studio ha evidenziato che su 1.369 aziende ispezionate, sono risultate irregolari 873. Dato percentuale: 63.8%. Mentre i lavoratori irregolari nel beneventano risultano essere 1.035, di cui 443 in nero: 42,8 % di lavoratori sommersi. I demotivanti dati sono emersi dai controlli effettuati dalle autorità preposte su 1.369 aziende, a fronte delle 35.087 imprese registrate sul territorio di Benevento e dell’intera provincia.
“Il fenomeno va arginato con tempestività – sottolinea Bosco – perché lede in maniera incisiva l’economia. L’evasione dei contributi assistenziali e previdenziali arreca ingenti danni al tessuto sociale ed alla finanza pubblica. Il tutto a sfavore dei lavoratori che per mantenere un minimo di dignità salariale, accettano contratti capestro del tutto fuorilegge”.
“Anche la confederazione sannita, come quella nazionale, è convinta che sia necessario dotare i corpi ispettivi del Ministero, dell’Inps e dell’Inail di maggiori risorse e di un’autonomia operativa per contrastare questo atavico fenomeno”, ha infine concluso il portavoce Antonio Maiella.