POLITICA
Boffa: “Scongiurare il rischio del ridimensionamento prestazioni clinico-assistenziali”

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“Quanto denunciato nei giorni scorsi dai primari dell’Azienda ospedaliera “Rummo”, non solo desta preoccupazione ma richiede l’impegno di tutti affinché vanga scongiurato il rischio di un così grave ridimensionamento del livello delle prestazioni clinico-assistenziali”. Lo ha dichiarato il deputato sannita del Partito Democratico, Costantino Boffa, il quale ha aggiunto:
“Con il decreto n. 76 del 30/12/2010 la Regione Campania, prendendo atto dell’accordo stipulato con le rappresentanze sindacali il 29/12/2010, ha infatti prorogato i contratti di quei lavoratori legati all’azienda da un rapporto a tempo determinato. Lo stesso decreto, inoltre, dispone il divieto di rinnovo del contratto ai liberi professionisti che operano nell’Azienda Ospedaliera: una decisione semplicemente assurda. Occorre infatti precisare che i lavoratori con contratto a tempo determinato sono vincitori di concorso pubblico e quindi vanno considerati veri e propri dipendenti, inseriti a pieno titolo nel costo del personale.
I liberi professionisti, per i quali si intende non prorogare il contratto di lavoro, sono invece inseriti, su indicazione della stessa Regione, tra le voci di costo relative a beni e servizi; non sono dunque da considerare lavoratori dipendenti ed, evidentemente, non andavano nemmeno citati nell’accordo del 29/12 e quindi nel decreto della Regione”.
Parliamo di ben 47 liberi professionisti, prosegue Boffa – da anni impegnati a garantire la continuità e la qualità del servizio e che dal prossimo 1 febbraio rischiano di essere tagliati. A pagarne il prezzo sarebbero evidentemente i cittadini sanniti che subirebbero l’ennesimo ridimensionamento di un servizio pubblico essenziale.
Sono sicuro – conclude il deputato sannita – che il management del Rummo farà la sua parte per determinare uno sbocco positivo della vertenza, visti anche i bilanci economici positivi di questi anni e le giuste istanze dei primari. Resterebbero comunque i problemi relativi al blocco delle assunzioni e alla necessità di indire nuovi concorsi sia per stabilizzare gli avvisi pubblici che per dare una reale possibilità ai professionisti locali”.