CULTURA
Il teatro della realtà, l’Olocausto

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Si profila il secondo appuntamento per la rassegna “AnGHInGò – Scuola”, patrocinata dagli Assessorati alla Cultura della Provincia e del Comune di Benevento, con il patrocinio morale dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Benevento e organizzata dal Teatro Eidos. Al Teatro De Simone, alle 10.30 in entrambe le giornate in cui è programmata (lunedì 24 e martedì 25) , andrà in scena, proprio a cura del teatro Eidos, “La Trasferta” – scritto e diretto da Virginio De Matteo -, una performance ispirata a “Se questo è un uomo” di Primo Levi e a “L’Istruttoria” di Peter Weiss, con Raffaella Mirra, Mimmo Soricelli, Martina Iorio, Ada De Matteo, Vincenzo De Matteo (le scene sono di Claudio Mirra, i costumi di Nico Celli).
Non è, questo ispirato a Peter Weiss e a Primo Levi, un testo teatrale vero e proprio, ma la testimonianza di una delle più immani tragedie dell’umanità. Perciò è un testo così simile, per molti aspetti, a una tragedia greca: anzitutto nella sua straordinaria universalità, un richiamo che va al di là del tempo e dello spazio, capace di parlare agli esseri umani di ogni epoca.
La messa in scena utilizza diverse sezioni, ripetute più volte, che si intersecano tra loro; queste si alternano utilizzando diversi tipi di recitazione: immedesimazione, epica, straniamento ed espressionismo.
L’immedesimazione è utilizzata da un solo attore che, parlando direttamente al pubblico, racconta la deportazione che egli ha vissuto dal giorno della cattura fino all’arrivo al campo di sterminio.
La sezione Epica è recitata da attori che, a muso duro, descrivono le atrocità del campo di sterminio.
Lo straniamento, utilizzato dai testimoni, racconta, con la forma del dialogo, l’esperienza del campo.