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La spesa a Benevento già in mater-Bi

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Giornata un po’ rivoluzionaria sotto il profilo della spesa quotidiana, questo 2 gennaio. E’ infatti, oltre che la data d’avvio dei saldi invernali, anche quella che segna la ‘morte’ dei sacchetti di plastica. Come è noto, infatti, il Governo italiano con la riunione del Consiglio dei Ministri prenatalizia (decreto Milleproroghe, 23 dicembre), ha recepito a distanza di tre anni la direttiva Cee, che appunto nel 2007 ha pianificato lo stop alla produzione e alla distribuzione delle shopping bags, le buste della spesa considerate inquinanti. Dunque, sostanzialmente da oggi è vietato commercializzare le buste di plastica non biodegradabili.
Codice a barre, stampigliatura con indicazioni precise, costo (ovviamente lievitato) intorno ai 10 centesimi: sin dalla prima spesa mattutina, consumata in uno dei supermercati della grande distribuzione di Benevento, ci si è imbattuti nella novità ma è chiaro che «affinché il provvedimento possa però produrre risultati concreti, è necessario il coinvolgimento pieno degli operatori commerciali, della piccola e della grande distribuzione, perché sperimentino su larga scala sistemi di trasporto alternativi ai sacchetti di plastica, e dei cittadini», come ha avuto modo di dichiarare lo stesso ministro per l’Ambiente, Stefania Prestigiacomo.
Questi sacchetti, come ci ha ricordato anche l’Asia di Benevento in una nota stampa di qualche giorno fa rivangando la carenza attuale nella distribuzione di quelli per la raccolta dell’umido, potranno essere utilizzati (sono in mater-Bi, materia prima a base di amido di mais) anche a questo scopo, pur mantenendo una oggettiva ‘fragilità strutturale’. Un altro problema, lo si è accennato prima, potrebbe essere il costo: la grande distribuzione ovviamente lo fa ricadere sul consumatore, ma come consegneranno i prodotti i farmacisti, i lattai, i fruttivendoli e tutti gli altri negozianti? Pagheranno di tasca loro? Intanto, va pure specificato – e lo hanno fatto molte associazioni d’esercenti – che le corte delle buste di plastiva giacenti possono essere smaltite, contestualmente all’avvio delle nuove modalità… di rasporto.
Insomma, per andare a regime, ma dopo l’entrata in vigore della norma, questo sistema necessita di quel rodaggio che avrebbe potuto essere preventivo. Non va dimenticata, infine, l’ovvia e già sperimentata opportunità delle borse della spesa riciclabili, oggetto di campagne promozionali di esercizi vari. Che, magari, potrebbero essere distribuite – una tantum – anche a cura degli enti locali (e qualche esempio in circolazione già c’è).