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CULTURA

Il Concerto di Natale dell’Accademia Santa Sofia

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Terzo appuntamento con “Il Natale tra Arte Colta e Tradizioni Popolari”, la kermesse natalizia dell’Ente Provinciale per il Turismo di Benevento: dopo Uto Ughi a Benevento e l’Ottetto vocale EufoniArché a Puglianello, questa sera la manifestazione ideata da Vittorio Iollo sarà di scena a Ceppaloni, presso la Chiesa dell’Annunziata, con l’Accademia di Santa Sofia (con la soprano solista Gioconda Vessichelli) che proporrà il tradizionale Concerto di Natale, performance che rientra nella programmazione triennale dell’orchestra da camera diretta da Carlotta Nobile. Sarà un happening concertistico intriso di atmosfere natalizie, in un viaggio attraverso composizioni che, per affinità tematica o costante associazione esecutiva, si accordano perfettamente con il clima di festa.

Tra i brani in scaletta la Humoresque n. 7 del boemo Antonin Dvorák, scritta per pianoforte e poi arrangiata per vari strumenti, trae spunto dalle “idee musicali americane” collezionate dal compositore nei suoi taccuini durante il soggiorno negli Stati Uniti, dal 1892 al 1895, da cui scaturì l’intera raccolta degli Humoresques op. 101. Segue Adeste fideles, celeberrimo canto natalizio dalla dubbia paternità compositiva, di cui però le fonti riportano il nome del copista, sir John Francis Wade, che lo avrebbe trascritto da un tema popolare irlandese nel 1743-44 per un coro cattolico di Douai, cittadina nel nord della Francia, a quel tempo importante rifugio per i cattolici perseguitati dai protestanti nelle isole britanniche. Astro del Ciel (Stille Nacht) è invece un noto canto natalizio di origine austriaca, su testo del sacerdote Joseph Mohr e musica di Franz Xaver Gruber, composto il 24 dicembre del 1818, quando il primo chiese al secondo di musicare le parole da lui scritte con un brano per due voci soliste, coro e chitarra.
Pizzicato-Polka è una composizione dei fratelli Johann jr. e Josef Strauss, scritta nel giugno del 1869, come emerge da un carteggio fra le rispettive mogli. Il pezzo, considerato da Johann il primo di questo genere, riscosse un grande successo di pubblico tanto che durante uno spettacolo di beneficenza, il 6 luglio dello stesso anno, fu eseguito per un totale di sette volte consecutive. Lascia ch’io pianga è un’aria tratta da “Rinaldo”, la prima opera scritta in italiano da George Friedrich Händel per i teatri londinesi, composta nel 1711 su libretto di Giacomo Rossi e basata su alcuni episodi tratti dal poema epico “Gerusalemme liberata” di Torquato Tasso. Quanno nascette ninno è un brano natalizio composto da Alfonso Maria de’ Liguori, vescovo cattolico e compositore italiano del XVIII secolo, autore di opere letterarie popolari e di numerose melodie natalizie, tra cui anche la celeberrima “Tu scendi dalle stelle. Un altro importante lavoro straussiano è poi An der schönen blauen Donau (sul bel Danubio blu), il cui titolo fu tratto da un verso della raccolta Stille Lieder (Canti tranquilli) di Carl Isidor Beck. Primo valzer corale di Johann Strauss, fu composto nell’autunno del 1865, dietro le insistenti sollecitazioni da parte dell’Associazione corale maschile di Vienna, e solo in un secondo momento fu dotato di accompagnamento orchestrale, con il celebre tremolio dei violini in apertura.

I prossimi eventi in cartellone vedranno protagonista Tosca (30 dicembre a Benevento), Quintetto Ars Nova (2 gennaio a Dugenta), Michele Placido (4 gennaio a Molinara) e Luca Aquino (6 gennaio a Benevento). Si ricorda che l’ingresso a tutti gli eventi è libero.

Nel dettaglio il programma completo del Concerto di Natale dell’Accademia Santa Sofia:

A. Dvorak Humoresque
Ignoto Adeste Fideles
F. X. Gruber Astro del Ciel
J. e J. Strauss Pizzicato polka op. 234
G. F. Haendel Lascia ch’io pianga
S. A. M. de’ Liguori Quanno nascette ninno
J. R. Domingo The gift of love
L. Holdridge It’s Christmas time this year
J. Strauss Sul bel Danubio blu op.314

 

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