Provincia di Benevento
‘Sannio e Barocco’, itinerari ed opere da scoprire

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Nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario della nascita della Provincia di Benevento, oggi, presso la Sala convegni “Gianni Vergineo” del Museo del Sannio, si terrà una Conferenza stampa per presentare la mostra “Sannio e Barocco” promossa, con la cura scientifica della Soprintendenza BAPSAE di Caserta e Benevento, dalla Camera di Commercio di Benevento e il supporto della Provincia.
La mostra, che verrà inaugurata nel mese di febbraio 2011 proprio nei locali del Museo del Sannio, si pone l’obiettivo di far conoscere il vasto patrimonio figurativo del territorio beneventano collocabile tra XVII e XVIII secolo (ma è in qualche modo documentata anche la seconda metà del secolo XVI per sottolineare la contiguità esistente tra Manierismo e Barocco) per lo più di pertinenza dell’archidiocesi di Benevento e della diocesi di Cerreto – Sant’Agata, esponendo opere di grande valenza artistica firmata da artisti di grande valore: da Paolo De Matteis a Silvestro Iacobelli, da Tommaso Giaquinto a Gennaro Cerasuolo, da Paolo Finoglia a Paolo Saverio Di Zinno, da Paolo de Falco a Giovanni Antonio Colici , da Massimiliano Soldani Benzi a Francesco De Mura.
La mostra vuole anche suggerire alcuni itinerari barocchi nell’ambito del territorio, dando ai fruitori la possibilità di conoscere opere o complessi di opere inamovibili per motivi logistici e conservativi: dalla chiesa di San Sebastiano a Guardia Sanframondi con gli affreschi di Paolo de Matteis, alla chiesa ex cattedrale di San Bartolomeo in Galdo con la grande statua del santo recentemente attribuita a Giuseppe Sanmartino; dalla Chiesa dell’Annunziata di Benevento con la straordinaria Cappella di San Gennaro, recentemente restaurata, alla chiesa di San Sebastiano di Moiano caratterizzata dal più importante ciclo di affreschi di Giaquinto.
Il progetto scientifico della mostra, alquanto complesso, si avvale dell’apporto di funzionari dell’amministrazione, di giovani laureati in Conservazione dei Beni Culturali e di tanti studiosi di fama: Francesco Abate, Giangiotto Borrelli, Salvatore Abita, Vincenzo Pacelli, Lucia Portoghesi.