Provincia di Benevento
Cimitile: ‘Aumentano i livelli di ambiguità e incertezza’

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Il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, in riferimento alle decisioni del Governo in materia di gestione del ciclo dei rifiuti che proprio stamani ha approvato un nuovo decreto legge, ha dichiarato quanto segue:
«La posizione della Provincia di Benevento è ispirata alla massima cautela, anche perché le notizie che arrivano sono frammentarie e confuse. Si ha l’impressione generale che quanti a Roma propongono o legiferano non conoscano appieno quanto accade sui territori o addirittura non sanno quanto è stato fatto dall’introduzione della legge 26 del 2010. Questo convincimento vale sia per le proposte dell’opposizione, che sembrano ignorare quanto le Province della Campania hanno fatto o sono state costrette a fare per organizzare il ciclo integrato dei rifiuti; sia per il decreto legge approvato oggi dal Governo, almeno stando alle poche informazioni a disposizione sino a questo momento. Per certi aspetti le decisioni dell’Esecutivo addirittura aumentano i livelli di ambiguità ed incertezza, rendendo ancor di più accidentato il cammino verso un corretto e moderno ciclo integrato dei rifiuti. Il Governo non dirime, in via ferma e decisa, le confusioni che regnano sovrane sulla proroga o sulla facoltà di proroga della gestione del ciclo dei rifiuti, ma anzi aggiunge problemi a problemi, come ad esempio quando non dà risposte alle questioni riguardanti le entrate finanziarie, i debiti e i crediti dei Consorzi, la collocazione dei lavoratori in esubero. Si apre, poi,,la strada ad un pericoloso conflitto interistituzionale tra Comuni, Province e Regione, cui si aggiunge la possibilità di conflitti sociali tra Istituzioni, Aziende pubbliche o private, da un lato, e lavoratori, dall’altro. Spero che questa impressione, scaturita, come ripeto, dai primi dati e notizie a disposizione, sia errata e che invece finalmente si possa tutti contare su un quadro chiaro in cui siano definite: 1) le funzioni e i ruoli di tutti i gli amministratori e i rappresentanti istituzionali, 2) le risorse finanziarie cui attingere e 3) infine, i poteri attraverso i quali assumere tutte le decisioni per un’organizzazione aziendale moderna e degna dei programmi europei e dei livelli di efficienza».