Associazioni
Gestione idrica, le associazioni dei consumatori pronte anche al ricorso al Tar

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Il Movimento Difesa del Cittadino, la Lega Consumatori, Federconsumatori e Cittadinanzattiva dichiarano la "propria contrarietà all’affidamento all’Alto Calore Servizi del Servizio Idrico integrato per l’Ato Calore Irpino ed invitano i cittadini della provincia di Benevento e i Sindaci componenti deli Comuni consorziati della provincia sannita a votare contro nella assemblea prevista per domani".
Per le associazioni dei consumatori "l’affidamento /in-house /e non attraverso una gara pubblica da parte dell’Ato Calore Irpino all’Alto Calore rappresenta una fuga in avanti che di fatto danneggia gli utenti sanniti per una serie di motivi tra cui:
1. Possibile aumento delle tariffe di oltre il 40% da € 0,78 mc a € 1,72 mc.
2. Inesistenza, anche nei rapporti di gestione in essere, di un contratto di servizio e di una carta della qualità del servizio conformi all’art. 2 comma 461 della Legge 244/07, concertata con le associazioni dei consumatori della provincia di Benevento e di Avellino con un adeguato sistema di monitoraggio delle prestazioni situazione peraltro identica a quella della Gesesa e degli altri gestori della provincia di Benevento).
3. Problemi sulla gestione degli impianti ed in particolare sul servizio di depurazione fatto pagare anche se con depuratori non funzionanti.
Questi motivi inducono le rappresentanze dei consumatori a invitare pubblicamente l’Ato Calore Irpino ad avviare percorso meno frettoloso e più riguardoso nei confronti dei diritti degli utenti previsti dalla legge, al fine di individuare il gestore del servizio idrico integrato, avviando una conferenza di servizi allargata alle rappresentanze provinciali dei consumatori di Benevento e Avellino".
Qualora la delibera di affidamento fosse approvata comunque le associazioni preannunciano "la volontà di di ricorrere al Tar Campania per l’annullamento" drella stessa.