Sindacati
Senza stipendio da tre mesi

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Presso la Comunità Montana Titerno/Alto Tammaro si è tenuta l’ennesima riunione per decidere il futuro dei lavoratori del comparto e della dirigenza. Lo porta a conoscenza la UIL-Fpl, ricordando che nella sede di Castelpagano, nella circostanza, erano presenti il presidente dell’Ente, Antonio Di Maria, gli assessori Innocenzo Pugliese e Marco Iamiceli, i dirigenti Eugenio Naimoli e Carlo Petriella per la parte pubblica, nonché Fioravante Bosco, Nicola Navarretta, Andrea Di Giacomo ed Eufemia Amoruso per la UIL FPL.
Se lo stesso presidente Di Maria ha evidenziato “la necessità di rideterminare la dotazione organica non solo per adempiere ad un preciso obbligo di legge , ma anche e soprattutto per contenere la spesa corrente. Inoltre, la volontà politica è quella di collocare in pensione coloro che sono prossimi alla pensione”, il segretario generale Carlo Petriella ha aggiunto che vi è “un’oggettiva eccedenza di personale, che va oltre il numero di persone che nell’arco del biennio prossimo potrebbe andare in pensione”.
Dal canto suo la UIL FPL ha tenuto a sottolineare che “la deliberazione di G.E. n. 118 del 12.07.2010 debba essere modificata nel senso di prevedere tre soli dirigenti e recuperare alcune figure professionali del comparto, che attualmente verrebbero collocate in disponibilità. Capisaldi dell’intera operazione devono essere il collocamento a riposo immediato di coloro che hanno raggiunto i 40 anni di anzianità contributiva e l’avvio concordato delle procedure di collocamento a riposo per i dipendenti che, pur non avendo i 40 anni di anzianità contributiva, possono accedere alla pensione di anzianità”.
Il prossimo incontro si dovrebbe tenere il 22 novembre
Il segretario generale della UIL di Benevento, Fioravante Bosco, a margine dell’appuntamento, ha tenuto a sottolineare che “i lavoratori della Comunità Montana Titerno/A. Tammaro non ricevono lo stipendio da 3 mesi e si ritrovano in un’assoluta condizione di precarietà per far fronte alle esigenze economiche della famiglia. E c’è ancora chi si trastulla e cerca di permanere in servizio senza un briciolo di solidarietà nei confronti dei colleghi di lavoro”.