Valle Caudina
Arpaia, il comune decide la vendita di 52 alloggi, immediata la reazione degli occupanti e di alcuni consiglieri di opposizione

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Il consiglio comunale di Arpaia ha deciso di mettere in vendita 52 dei 96 alloggi di edilizia residenziale pubblica, realizzati con finanziamenti a totale carico della Regione e regolarmente assegnati ad altrettante famiglie.
La decisione ha suscitato la reazione e la preoccupazione degli assegnatari e la contrarietà dei consiglieri comunali di opposizione, guidati da Antonio Crisci.
I suddetti consiglieri,hanno chiesto all’Amministrazione Comunale di sospendere il provvedimento “in quanto non è giusto e, a loro dire, “illegale” che per far fronte ai debiti del Comune, si vendano le case in questione.
Una diffida a sospendere il provvedimento è stata presenta al sindaco di Arpaia, Pasquale Fucci, alla Regione, alla Prefettura e alla Procura della Repubblica di Benevento. In essa si legge che: “La normativa vigente dispone che dalla realizzazione degli immobili alla loro possibile vendita devono trascorrere minimo dieci anni, in questo caso tale lasso di tempo non è trascorso per cui tale vendita non è assolutamente legale”.
Altro impedimento a tale operazione, denunciato dal consigliere Crisci, sta nel fatto che il probabile ricavato da tale vendita non potrebbe essere utilizzato per coprire i debiti del Comune. Da qui, la richiesta alle istituzioni di intervenire al fine di garantire ai legittimi assegnatari degli alloggi tutti i loro diritti.