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POLITICA

Ricciardi, la Provincia “faccia chiarezza”

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Il Consigliere provinciale Luca Ricciardi interviene sulla gestione delle Società Partecipate, chiedendo chiarimenti al presidente della Provincia.

“Cimitile esclude tassativamente l’ipotesi di qualsiasi variazione negli assetti dell’ente. Spieghi, dunque, la nuova pioggia di affidamenti che la Provincia ha disposto in favore delle società partecipate della Provincia per centinaia di migliaia di euro. Faccia chiarezza riguardo le discrasie, le rettifiche e le singolarità degli atti prodotti per tali affidamenti, nonché la mancanza di ogni atto propedeutico da parte delle società partecipate a partire dai piani gestionali e di reclutamento del personale per l’espletamento dei servizi.

E’ noto che sulla redistribuzione dei servizi e sul valzer delle nomine tra e nelle Agenzie partecipate il centro sinistra sta giocando una grossa partita. Si tratta, invero, della logica del bilancino, di “regolamenti” e riposizionamenti interni nell’area PD, del continuo ripiegarsi di questa Amministrazione sul “perfezionamento” degli assetti di potere e gestionali della coalizione.

Cimitile non tenti, quindi, di trincerarsi dietro una presunta stabilità politica dell’ente per sfuggire alla logica della partitocrazia che lo ha eletto e che lo sta stritolando. Piuttosto va sottolineato come l’esecutivo provinciale abbia già subito numerosi scossoni, come lo stesso Presidente abbia “già dato”in termini di responsabilità di coalizione, in considerazione del fatto che sono state effettuate ben 5 sostituzioni degli assessori. Ma la squadra continua a non vincere e un ulteriore ed incomprensibile cambio nella squadra di governo dell’ente danneggerebbe il solo Cimitile, già in forte calo nel consenso popolare.

La Provincia non riesce a ritagliarsi un ruolo guida nelle dinamiche dello sviluppo locale e nell’ incentivare una sana occupazione. Rimaniamo sub-alterni al napolicentrismo, marginali nei piani di sviluppo regionale nelle infrastrutture, sanità ed insediamenti produttivi. Non c’è un’idea coerente di programmazione nelle politiche ambientali ed energetiche che organizzi il nostro Sannio. Il modello che emerge è un vuoto politico e programmatico che cammina a braccetto con la sfrenata attività gestionale. Non saranno i seminari e le declamazioni che ci faranno conquistare competitività complessiva. Le short list, le discutibili modalità di reclutamento dei profili professionali, la costante perdita di sovranità dell’ente Provincia in favore delle Società partecipate, le continue fibrillazioni politiche raccontano di un modello incapace di autorevolezza e spinta propulsiva.”

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