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Alloggi via Galanti: rinvio a giudizio per 15 persone

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Il Sostituto Procuratore della Repubblica di Benevento, Giovanni Tartaglia Polcini, ha chiesto il rinvio a giudizio di quindici persone, coinvolte nel Piano di Recupero edilizio di via Galanti, ai margini di Rione Libertà.
Sono state riconosciute come persone offese, il Comune di Benevento e 11 dei 14 prenotatari degli alloggi che hanno presentato denunce per truffa.
“A seguito dell’inchiesta cominciata del 2005 dopo la presentazione di un dossier dell’associazione Altrabenevento – si apprende in una nota inviata da Gabriele Corona, presidente dell’associazione ambientalista – sono state rinviate a giudizio:
M.T., amministratore del Consorzio CON.CA. per truffa, abusi edilizi e corruzione;
M.R.D.B.,moglie del T. ed amministratrice della società O.RE.C, per truffa e falso in scrittura privata;
S.M., direttore dei lavori, per abusi edilizi e falso;
F.C., ex dirigente del Settore Urbanistica del Comune di Benevento e U.B., funzionario della regione Campania, per falso;
B.A., ex Dirigente del Settore Urbanistica della Regione Campania e l’avv. A.M., per corruzione;
M.B, assicuratore, per false dichiarazioni al Pubblico Ministero;
T.E., dipendente del Consorzio Lavoro patria e Famiglia, per falso in scrittura privata;
L.C., D.R, E.W.D.R., A.D.V., G.A. e B.V., per abusi edilizi.
Nonostante il Pubblico Ministero ha solo in parte accolto le tesi accusatorie di Altrabenevento e le ipotesi formulate dalla Digos che ha condotto l’indagine – continua Corona – i reati contestati riguardano la realizzazione di opere abusive, le false polizze fideiussorie, le richieste alla Regione Campania di contributi non dovuti, il prezzo di vendita degli alloggi illecitamente maggiorato ed addirittura una tangente del costruttore all’ex commissario dello IACP”.