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Salute

Sigaretta elettronica: boom di vendite nel Sannio, ma resta aperto il dibattito sui danni per la salute

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Anche nel Sannio, come nel resto d’Italia, prende sempre più piede la mania della sigaretta elettronica. Secondo stime nazionali sarebbe il 7% dei fumatori ad essersi convertito alla e-smoke, un numero, però, che sembra destinato a salire.

A preferire la bionda elettronica sono soprattutto i più giovani, quelli cioè più propensi ad abbandonare le vecchie abitudini, ma anche qualche incallito fumatore che cerca di lasciarsi alle spalle anni di dipendenza dalla nicotina. In città i punti vendita si moltiplicano a testimonianza del successo che il prodotto sta avendo.

La sigaretta elettronica è più salutare rispetto a quella tradizionale. Un’affermazione che non trova, però, tutti concordi. E’ ancora aperto, infatti, il dibattito per capire l’effettivo danno che l’organismo può subire. Intanto l’Istituto Superiore della Sanità auspica la presenza, all’interno della confezione in vendita, di un foglio di avvertenze che esponga chiaramente i rischi a cui si va incontro. Mentre dall’Osservatorio Alcool, Fumo e Droga dell’Iss spiegano che “la sigaretta elettronica è meno tossica di quella tradizionale, anche se non si può affermare che sia del tutto innocua”.

La prima cautela, quindi, è quella di prestare attenzione che l’apparecchiatura sia certificata e quindi abbia “passato” i controlli di sicurezza. Poi sono numerose le alternative che si presentano ai fumatori, si può scegliere tra due sistemi principali: quello a caldo e quello a freddo.

Passo fondamentale per chi si avvicina alla sigaretta elettronica è la scelta del liquido contenuto all’interno dell’apparecchio. Le essenze variano tra sapori più disparati: da quelli a menta o liquirizia, passando per i gusti alla frutta, fino a cognac, rum o caffè. Tutte però contengono un quantitativo di nicotina che il fumatore può variare a seconda delle esigenze.

Ma per i tanti che hanno provato la sigaretta elettronica ce ne sono molti altri che invece non rinunciano alla classica bionda. Qualcuno spiega che “vuole smettere di fumare senza aiuti”, altri invece raccontano di “non voler sentir parlare di abbandonare le loro vecchie abitudini”.

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