Valle Telesina
“Giornata del Ricordo”: il messaggio del sindaco Santonastaso

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Riceviamo e pubblichiamo il messaggio inviato agli studenti dal sindaco di Solopaca, Antonio Santonastaso, in occasione della commemorazione della Giornata del Ricordo.
“Cari ragazzi,
a distanza di pochi giorni dalla celebrazione della “Giornata della Memoria”, dedicata alla commemorazione delle vittime del nazionalsocialismo, del fascismo e dell’olocausto, che come ben sapete è fissata il 27 gennaio di ogni anno, ci ritroviamo, oggi, 10 febbraio, di nuovo a celebrare una commemorazione analoga: “Il Giorno del Ricordo”, istituita con la legge del 30 marzo 2004 n. 92 per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
Alla fine della seconda guerra mondiale la lotta per fissare nuovi confini produsse centinaia di migliaia di morti. Mentre l’Italia veniva liberata dal nazismo, grazie all’esercito anglo-americano, a Trieste e nell’Istria (allora territorio italiano) si dava inizio ad una tragedia: 350.000 italiani dovettero scappare ed abbandonare la loro terra, lasciare il lavoro, gli affetti, gli amici, per sfuggire all’esercito jugoslavo agli ordini del maresciallo Tito.
Decine di migliaia di persone furono uccise nelle foibe (cavità naturali carsiche) e nei campi di concentramento titini. Eventi tragici, appena accennati pocanzi, legati in particolare agli orrori della seconda guerra mondiale, subiti e vissuti dalle generazioni che ci hanno preceduto, è compito delle Istituzioni mantenerli vivi nella mente di ognuno di noi, in particolare nella mente di voi cittadini del domani, affinchè essi siano d’insegnamento e di monito per evitare che possano ripetersi.
Questo nostro breve messaggio, unito ad un approfondimento più puntuale e competente da parte dei vostri insegnanti, speriamo che possa contribuire a formare in ognuno di voi una coscienza civile rivolta esclusivamente al bene comune ed alla solidarietà verso gli altri. Ci permettiamo, ad ulteriore sostegno del nostro intendimento, di sottoporvi due brevi passaggi tratti dalla “Preghiera per i morti delle foibe” composta da monsignor Antonio Santin vescovo di Trieste all’epoca delle tragiche vicende.
…Padre nostro…Dona conforto alle spose, alle madri, alle sorelle, ai figli di coloro che si trovano in tutte le foibe di questa nostra triste terra, e a tutti noi che siamo vivi e sentiamo pesare ogni giorno sul cuore la pena per questi nostri Morti, profonda come le voragini che li accolgono… …O signore a questi nostri Morti senza nome ma da Te conosciuti e amati, dona la Tua pace.
Risplenda a loro la Luce perpetua e brilli la Tua Luce anche sulla nostra terra e nei nostri cuori, e per il loro sacrificio fa che le speranze dei buoni fioriscano…”