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Primarie, La Monaca chiede di fare chiarezza sui risultati locali di Sel

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“Sono stato, fin dal primo momento, un acceso sostenitore delle primarie del mio partito, visto e considerato che, l’attuale legge elettorale (porcellum) non ha avuto le tante proclamate modifiche. Pensavo che, se il mio partito, in maniera collegiale, avesse scelto i propri candidati, le segreterie sarebbero state rimosse dall’incombenza di dover scegliere e designare chi avrebbe dovuto partecipare alla competizione elettorale. Tutto mi sarei aspettato tranne che, le primarie, sarebbero diventate un ulteriore momento di disgregazione e di poca chiarezza”.
Ad affermarlo è Luigi La Monaca, componente del Comitato cittadino di Sel Benevento.
E sottolinea ironicamente: “Ho scoperto, grazie ad esse che, nella mia provincia, SEL è un partito che ha un seguito incredibile e che, contrariamente a quanto è avvenuto in tutta la Nazione, nel Sannio e in Campania SEL è un partito che viaggia su percentuali eccezionali.
Addirittura, dove il leader indiscusso di SEL, Nichi Vendola, viaggia con percentuali bassissime, il suo partito ottiene risultati, a dir poco, sorprendenti. Da un lato, ovviamente, devo gioire per l’affermazione ottenuta ma, purtroppo, da un altro punto di vista, sono seriamente preoccupato per lo sbalorditivo quanto inatteso exploit.
L’aumento di votanti e di adesioni, nel giro di pochi giorni, mi fa riflettere su cosa sia potuto accadere. In alcune zone del Paese, i vertici nazionali di SEL, loro malgrado, sono stati costretti a rivedere e correggere delle anomalie palesi. Dalle nostre parti, avrei tanto piacere che si facesse un po’ di chiarezza, infatti, a oggi, da nessuna parte è stato pubblicato l’elenco dei seggi e i numeri postazione per postazione. Un muro di omertà difende con i denti, gli elenchi e i nomi di tutti quei “compagni” che hanno onorato SEL della loro partecipazione.
Ancora una volta, mi farebbe piacere che i vertici del partito, sia a livello regionale sia a livello provinciale, avessero la delicatezza di fare chiarezza su quanto è accaduto, anche, nel Sannio. Da un po’ di tempo, il partito di Vendola, nel Sannio è diventato di proprietà di un paio di persone che, in maniera arrogante e menefreghista, continuano a gestire SEL come se fosse di loro proprietà.
La dirigenza Nazionale e Regionale, è stata ovviamente avvertita di questa situazione ma, stranamente, non sono presi provvedimenti per riportare chiarezza nel partito, questo fa pensare a una sorta di svogliatezza, o peggio, d’involontaria, mi auguro, complicità.
Centinaia di compagni, durante le primarie, e mi riferisco sia a quelle del centro sinistra sia a quelle per la selezione dei candidati, sono stati lasciati completamente fuori da ogni tipo di partecipazione, le uniche fonti d’informazione, sulla vita del partito in provincia di Benevento, sono state le testate giornalistiche che, ovviamente e incolpevolmente, hanno riportato, spesso, notizie che sarebbe stato opportuno approfondire.
Nel Sannio anche fare domande è diventata una sorta di lesa maestà, infatti, chi si permette di formulare quesiti, oltre a non avere risposte, la maggior parte delle volte, subisce ritorsioni e, in maniera poco delicata, è escluso, sistematicamente, dalla vita del partito.
Un po’ come dire: “Se non sei con me, sei fuori”, alla faccia della democrazia e partecipazione. Alcuni compagni hanno deciso, in modo condivisibile, di abbandonare SEL e chiedere “asilo politico” in altre formazioni anche di recente costituzione, io che resto affezionato e convinto delle idee di Nichi Vendola, e che credo fermamente nella Sinistra, nella Ecologia ma, soprattutto nella LIBERTA’, restando in una sorta di limbo politico, aspetto, con ansia che, qualcuno si decida a fare chiarezza su quanto è accaduto alle primarie, tutto per il bene di SEL”.