POLITICA
Nominati i revisori in Consiglio comunale. De Nigris (Sil): “Maggioranza con-promessa e barcollante”

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“La scelta dei Revisori voluta dalla maggioranza consiliare conferma che la “strana maggioranza” può essere realizzata anche a Benevento. Con una differenza: in Parlamento non annovera espressioni estreme o solitarie, da noi sì”.
Ad affermarlo è Luigi De Nigris, consigliere comunale di Sud Innovazione e Legalità, che interviene in merito alla nomina dei tre revisori dei conti decisa nella serata di ieri dall’assise comunale di Benevento.
“Dopo l’altissimo prezzo pagato (mi riferisco ovviamente a quello politico) – sottolinea De Nigris – la maggioranza consiliare esce con-promessa e barcollante. Come un pugile in difficoltà, che non aspetta altro che il suono del gong o il lancio dell’asciugamano da parte dei suoi allenatori, la maggioranza continua a resistere ma è ormai frastornata e incongruente”.
“Come nel caso dell’ambigua e confusa discussione sul Decreto Legge 174/2012 che vede: da una parte la Giunta (che aderendo al decreto sarebbe costretta ad ammettere la sussistenza di squilibri strutturali nel bilancio comunale, finora sempre negati); dall’altra i consiglieri di maggioranza (che non fidandosi delle alchimie dei loro amici di Giunta, vogliono garantirsi con un’amministrazione controllata periodicamente dalla Corte dei Conti)”.
“Una discussione – aggiunge – tuttavia superficiale. Imperniata unicamente ad evitare l’onta del fallimento, ha completamente ignorato le altre disposizioni (tutte obbligatorie) del decreto. Completamente trascurate appaiono infatti le rilevanti modifiche introdotte al Testo Unico degli Enti Locali. Variazioni che, rafforzando ed integrando il sistema dei controlli che l’Ente deve disciplinare nella propria autonomia normativa ed organizzativa, impongono scelte che coinvolgono l’intero Consiglio”.
“Parlo – continua l’esponente di Sil – dei controlli interni (necessari per verificare l’efficacia, efficienza ed economicità dell’azione amministrativa); del controllo strategico (finalizzato alla rilevazione dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi predefiniti e dei tempi di realizzazione rispetto alle previsioni); dei controlli sulle società partecipate (con l’organizzazione di un idoneo sistema informativo finalizzato a rilevare i rapporti finanziari con la società, la situazione contabile, gestionale e organizzativa della società, i contratti di servizio, la qualità dei servizi, il rispetto delle norme di legge sui vincoli di finanza pubblica); del controllo sugli equilibri finanziari (le cui modalità vanno disciplinate da un Regolamento)”.
“Su questi argomenti, e sui relativi tempi di attuazione, l’Amministrazione appare disorientata, inconsapevole ed incosciente. Disorientata, perché continua a riflettere solo su un aspetto marginale del decreto: il piano di rientro del debito. Inconsapevole, perchè non tiene conto che le citate modalità di controllo devono essere definite con apposito Regolamento, approvato dal Consiglio Comunale, e rese operative entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del decreto legge: quindi entro il prossimo 10 gennaio 2013. Incosciente, perché se non rispetta questo termine, trascorsi infruttuosamente ulteriori sessanta giorni, il Prefetto avvierà la procedura per lo scioglimento del Consiglio”.
“Il 30 novembre, giorno entro il quale l’Amministrazione dovrà deliberare l’assestamento del bilancio (con la più che probabile dichiarazione che il bilancio dell’Ente è strutturalmente deficitario) – conclude De Nigris – è tuttavia vicino. Per quella data, il burattino di Collodi, sarà affiancato da tanti nuovi ‘compagni'”.