POLITICA
Riordino. Il sindaco Pepe: “Si eviti di soffiare sul malcontento e De Mita svolga il suo ruolo”

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“Mi pare assolutamente condivisibile l’intervento del senatore Pasquale Viespoli che con una sua nota, a proposito del recente riordino delle province, ha sollecitato il vicepresidente della Regione Campania ad un diverso contegno, meno improntato all’appartenenza e più aperto all’opera di riequilibrio che si rende ora più che mai necessaria”. Ad affermarlo è il sindaco di Benevento Fausto Pepe.
“D’altra parte, come sottolinea giustamente Viespoli, – aggiunge Pepe – proprio la Regione Campania abdicando alla possibilità di prospettare al Governo una soluzione che fosse rispondente alle eterogenee esigenze dei territori, ha di fatto avallato una scelta che se viene ritenuta mortificante dalla comunità avellinese non viene di certo esaltata a Benevento”.
“A palazzo Santa Lucia, dove è maturata la scelta di non scegliere, è stato promosso in questi mesi un tavolo con i presidenti delle Province campane e i sindaci dei capoluoghi: è bene ricordare che in quella sede, Benevento si è detta disponibile a qualunque forma di salvaguardia. Visto che al termine di una lunga serie di incontri, improntati alla ricerca di un accordo possibile, la Regione ha preferito rimettere nelle mani dell’Esecutivo la decisione finale, non si comprende come mai solo oggi i vertici politici della Giunta Caldoro si preoccupino della pesante ripercussione prodotta a carico dei territori campani che legittimamente potevano aspirare ad essere divisi in 4 province ed una città metropolitana”.
“Scellerata – continua il primo cittadino – sarebbe l’idea di soffiare sul malcontento diffuso per mere ragioni di opportunismo e minima visibilità. Ho più volte sottolineato la mia contrarietà, frutto anche della percezione registrata tra i cittadini del Sannio, al progetto di accorpamento così come prospettato nel decreto governativo: la stessa norma che affidava alla Regione l’onere di una proposta alternativa, prevedendo il riordino delle province in ambito regionale e che attribuisce a Benevento il ruolo di capoluogo”.
“Ero contrario, – continua – eppure sono conscio che bisogna fare i conti con il mutato scenario che affida, ora, ai vertici istituzionali l’importante compito di organizzare un assetto territoriale capace di non mortificare aspirazioni ed esigenze delle popolazioni”.
“Spero davvero – conclude Pepe – che nonostante le prime faziose dichiarazioni, anche il vicepresidente De Mita voglia, questa volta, contribuire ad un lavoro che si deve realizzare per salvaguardare Avellino come Benevento, immaginando funzioni e ruoli che siano da volano per lo sviluppo delle aree interne e quindi della Campania tutta. Esattamente come da sua competenza. Evitando, quindi, di prospettare stratagemmi o pastrocchi che non farebbero altro che mortificare ulteriormente le comunità campane”.