POLITICA
Soldi pubblici gestiti dal Consiglio della Regione Campania. Azione Sociale Sud: “Si faccia chiarezza”

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“In tempi di così forte recessione che vedono sempre più famiglie in difficoltà nel gestire il proprio viver quotidiano, merita sostegno pubblico l’inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Francesco Greco e dal pm Giancarlo Novelli in merito ai soldi pubblici gestiti dal Consiglio della Regione Campania”. A dichiararlo è il coordinamento regionale di Azione Sociale Sud.
“E’ singolare che mentre numerosi padri di famiglia sono alle prese con bollette elevate, libri da acquistare per tentare di dare un futuro ai propri figli e con spese necessarie per la sopravvivenza della famiglia, ai 60 consiglieri regionali – da quanto si apprende dal giornale Il Mattino datato 2 ottobre -, bastavano poche righe sottoscritte ogni mese per chiedere il rimborso per alcune spese sostenute”.
“Il giornale in questione addirittura – aggiunge la nota – riporta il fac-simile del modulo da compilare per le autocertificazioni delle spese dei consiglieri; soldi che riguardano – sempre secondo il giornale – la terza voce prevista dal consiglio regionale, quella relativa alle attività istituzionali”.
Il movimento politico Azione Sociale Sud prende le distante da questo eventuale modus operandi ed invita i magistrati a fare chiarezza e luce su tutto, al fine di verificare se eventuali soldi transitati tra la ragioneria della Regione, conto corrente capigruppo e conto corrente consigliere regionale siano stati utilizzati per un uso privato.
“Mentre registriamo in Regione una sanità in crisi ed un taglio sempre più evidente di trasporti pubblici – prosegue il movimento politico – fa rabbia venire a conoscenza che in Campania fino a poco tempo addietro per le attività dei gruppi consiliari e per il fondo per la comunicazione venivano spesi circa 5 milioni di euro: a nostro parere un vero e proprio sputo in faccia alla miseria umana”.
Il movimento politico Azione Sociale Sud, infine, si augura che tutte le inchieste che stanno venendo alla luce in diverse regioni facciano comprendere a chi di dovere che l’unica assunzione che in questo momento è rimasta alla politica è quella delle proprie responsabilità.