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Richieste di pagamento, le precisazioni dello IACP

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In merito alle numerose prese di posizione sulle richieste di pagamento inviate dallo IACP agli assegnatari degli alloggi compresi nei fabbricati di edilizia convenzionata agevolata, realizzati da tempo dall’Istituto, l’avv. Gaetano Del Vecchio, commissario straordinario, precisa quanto segue.
“Non esiste alcuna correlazione tra le richieste di pagamento agli assegnatari-acquirenti del prezzo di acquisto degli alloggi così come determinato nel QTE finale (Quadro Tecnico Economico degli interventi che stabilisce in maniera definitiva i costi degli stessi) e presunti maggiori oneri di indennità di esproprio riconosciuti ai proprietari dei terreni espropriati.
Infatti, per esempio, il QTE finale relativo all’intervento costruttivo dei 180 alloggi di S.M.Angeli di Benevento comprende già l’indennità di esproprio, calcolata nella misura di circa il 10% del costo dell’intervento ed in conformità a quanto previsto dalla vigente normativa in materia. L’intervento dei 180 alloggi di S.M.Angeli, che ha avuto un costo complessivo di poco superiore a , consuntiva, infatti, un costo di acquisizione delle aree di poco superiore a , pari a poco più del 10% dell’intero costo dell’opera.
la richiesta di saldo del prezzo di acquisto formulata dall’Istituto agli assegnatari-acquirenti è il risultato dell’accertamento definitivo del costo degli alloggi (QTE finale), che ai sensi della normativa vigente (L. 865/71 – art. 35, L. 10/77 – art. 8, L. 457/78 – art. 3 c. 1 – lett. n)), va calcolato sulla base delle risultanze formalizzate nei certificati tecnico-economici relativi al costo finale e non sulla base di quello presuntivo indicato nei contratti preliminari.
Tanto, peraltro, viene ribadito costantemente dalla Regione Campania negli atti relativi agli interventi di Edilizia Agevolata, laddove testualmente viene precisato che “ . . . . il costo di trasferimento di ciascun alloggio non potrà essere inferiore al costo convenzionale stabilito dal QTE finale del programma costruttivo approvato dalla Regione Campania.”.
Sul punto, peraltro, già si è pronunziata la magistratura, anche in sede di Corte d’Appello; il contributo in conto capitale di cui hanno beneficiato gli assegnatari-acquirenti è stato calcolato proprio su questo costo finale di costruzione. La formalizzazione da parte di questo Ente della richiesta agli acquirenti delle somme da versare quale corrispettivo del prezzo di acquisto degli alloggi, è, pertanto, un atto dovuto in base al quadro normativo, a tutt’oggi vigente, ed alla giurisprudenza di merito formatasi in sede di Corte di Appello.
Questo Ente, in ogni caso, ha già comunicato agli interessati, anche nel corso di numerosi incontri tenutisi presso la sede dell’Istituto con le forze sindacali, con gli stessi assegnatari e con loro legali, la propria disponibilità a valutare eventuali modalità transattive, nei casi in cui dovessero ricorrere i presupposti di fatto e di diritto.”