Provincia di Benevento
Provincia di Benevento e Oleifici Mataluni, progetto per valorizzare biodiversità e agroalimentare
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E’ improntato alla tutela e valorizzazione della biodiversità locale, dell’ecosistema e dell’ambiente, ma anche allo sviluppo della filiera dell’agrolimentare attraverso la sperimentazione e la ricerca scientifica: questo, in estrema sintesi, il progetto messo in campo da Provincia di Benevento e dall’Azienda Oleifici Mataluni, con la cooperazione del Comune di Circello e dell’Università degli Studi del Sannio, per la grande Azienda agricola di Casaldianni, in tenimento di Circello, i cui 320 ettari saranno utilizzati per la produzione olivicola e altro.
Il progetto Casaldianni è stato presentato nella Sala Consiliare del Comune di Circello dal sindaco Carlo Petriella e da: Aniello Cimitile e Carmine Valentino, rispettivamente Presidente e assessore alle attività produttive e alle politiche agricole della Provincia di Benevento; Biagio Mataluni, Presidente Oleifici Mataluni; da Filippo Bencardino ed Ettore Varricchio, rispettivamente Rettore dell’Università del Sannio e docente e Coordinatore tecnico-scientifico dell’Azienda agricola Casaldianni.
Presenti anche i consiglieri provinciali Giuseppe Lamparelli e Francesco Cocca, nonché il dirigente del Settore Agricoltura della Provincia Elisabetta Cuoco; Giuseppe Porcaro, Responsabile tecnico dell’Azienda Casaldianni per la Provincia, nonché i collaboratori scientifici e i responsabili tecnici della Oleifici Mataluni.
I presupposti strategici del progetto Casaldianni sono stati illustrati dal presidente della Provincia Cimitile, il quale ha ricordato l’impegno della Provincia a favore dello sviluppo della filiera dell’agroalimentare del Sannio, che costituisce – ha detto – anche in questo periodo di forte crisi economica un fattore portante dell’economia locale. Il rapporto con una Azienda sannita che è tra le prime nel mondo nella trasformazione dell’olio di oliva, con il supporto scientifico dell’Università del Sannio costituisce, ha continuato Cimitile, una iniziativa ad alto valore aggiunto di innovazione, con la quale la Provincia vuole tutelare le produzioni locali e presentarle sul mercato mondiale per le loro qualità esclusive. L’intesa con Oleifici Mataluni è comunque, ha concluso Cimitile, solo una delle forme di cooperazione con primarie Aziende che operano nell’agroalimentare per lo sfruttamento di eccellenza della risorsa di Casalidianni: con Slow Food già è stata siglata un’intesa per la valorizzazione dei legumi locali, ma a breve altri protocolli sartanno sottoscritti.
Il Sindaco Petriella, ricordata brevemente la storia della grande tenuta di proprietà privata, donata poi all’Azienda Ospedaliera e poi passata in gestione alla Provincia, ha detto che la valorizzazione di Casaldianni costituisce un passo in avanti non solo per il territorio del Comune di Circello, ma anche per il comprensorio dell’Alto Tammaro e del Fortore. “Sono molto soddisfatto perché siamo riusciti a pensare al progetto di un’azienda sperimentale, un modello che possa trainare il territorio e promuovere la qualità del prodotto. Non è facile realizzare tutto questo e proprio per questo motivo abbiamo scelto come partner gli Oleifici Mataluni, una realtà che ha saputo portare il Sannio nel mondo. Da punto di riferimento per l’intera provincia, infatti, si può passare poi ad un prodotto funzionale che diventi ambasciatore del nostro territorio.
I punti fondamentali in questa iniziativa sono la specificità e la tipicità del prodotto, la sicurezza nella fase di produzione, la qualità tecnologica e quella funzionale, che fornisce un valore aggiunto con lo studio di molecole ad effetto benefico per la salute. Serviva un grande imprenditore per creare una rete del genere e lo abbiamo trovato in Biagio Mataluni, che ha risposto positivamente alla richiesta di investire nel territorio sannita. Gli Oleifici Mataluni diventano così capofila di attività sperimentali per recuperare gli ecotipi di olive locali abbandonati, per assicurare una qualità certificabile al prodotto, per creare una rete con il mondo della ristorazione con percorsi gastronomici, per divulgare il sapere accumulato grazie al laboratorio di ricerca. Dall’attività sperimentale si avvia in questo modo un processo di sviluppo, creando un forte flusso turistico. Bisogna che le Istituzioni ed i cittadini si sentano coinvolti per consentire a Circello di essere un punto di riferimento”.
Il prof. Varricchio ha illustrato come i presupposti strategici delineati dalla Provincia si traducono nella concreta realtà di Casaldianni attraverso il perseguimento di tre obiettivi fondamentali: la qualità territoriale ambientale; la qualità della produzione; la sicurezza alimentare.
“Oggi stiamo parlando di un’azione necessaria e strategica per tutto il territorio. Casaldianni sarà un volano per la crescita del sistema produttivo, e ci consentirà di riscoprire le nostre eccellenze e di valorizzarle. Inoltre, si tratta di un’enorme opportunità anche dal punto di vista occupazionale”. Così l’assessore Valentino, che ha ricordato le iniziative assunte dalla Provincia, in cooperazione anche con altri Enti, a partire dalla Camera di Commercio e con i Soggetti privati, per la valorizzazione delle produzioni di eccellenza del territorio sannita: zootecnbia e filòiera vitivinicola.
Il prof. Bencardino ha sottolineato come la cooperazione dell’Università del Sannio con le istituzioni locali stia dando importanti frutti per il territorio.“Già trenta anni fa – ha dichiarato il rettore – si parlava di Casaldianni e delle sue enormi potenzialità turistiche e produttive, che sono ancora le stesse. Solo oggi, però, discutiamo in concreto di come realizzarle. Mi fa piacere, quindi, che il progetto diventi finalmente una realtà e che l’Università sia coinvolta e sia presente, dando la spinta alla ricerca e all’innovazione”.
Il titolare della Oleifici Mataluni ha affermato che il progetto Casaldianni costituirà un modello di riferimento non solo per il territorio sannita, ma per tutto il Paese: “E’ sempre difficile far dialogare il pubblico ed il privato ma penso che oggi abbiamo messo insieme un modello di riferimento importante. La mia azienda negli ultimi 25 anni ha affrontato tre fasi. Nella prima, abbiamo tenuto presente la logica dei volumi, quando da frantoio di provincia ci siamo aperti al mondo, impegnandoci soprattutto nel private label e scegliendo la strada della crescita rapida. Già all’epoca abbiamo dato grande spazio ai giovani che ci hanno permesso di crescere negli anni. La seconda tappa è arrivata dopo il 2005, con l’acquisizione dei grandi marchi per accompagnare l’evoluzione del mercato. Il nostro successo è dovuto ad un mix perfetto, composto per il 50% dal private label e per l’altro 50% dai nostri marchi, che ci garantiscono prestigio e notorietà.
La terza fase è quella attuale, in cui bisogna mettere insieme le spinte del mondo accademico con quelle istituzionali per avere un forte impatto sul territorio. La mia azienda ha una forte sensibilità sociale e mi impegno ogni giorno affinché gli input del mondo universitario entrino in azienda. Il mondo accademico a sua volta deve cogliere le esigenze dell’azienda, che sono strettamente legate al mercato. A capo delle nostre Istituzioni ci sono persone aperte, capaci di creare una rete tra le varie realtà, impegnandosi a rimuovere tutti gli ostacoli allo sviluppo. Solo così Casaldianni può diventare un modello non solo per il Sannio ma per l’Italia intera”.
La sinergia tra Istituzioni locali e produttori privati è possibile e, in questo, il Sannio, nonostante sia una piccola provincia, è molto in avanti. Grazie a questa cooperazione strategica e con la vocazione della Oleifici Mataluni a qualificare sempre al meglio il proprio prodotto con l’innovazione e la ricerca scientifica costante, ha concluso Biagio Mataluni, si coglieranno gli obiettivi di una crescita ulteriore dell’agroalimentare sannita ed una concreta valorizzazione della grande tenuta di Casaldianni.