SANNIO
A San Lorenzello presentato il libro ’80 passi in rete. Vite oltre gli ostacoli’
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Sabato sera presso Palazzo Massone in San Lorenzello vi è stata la presentazione del libro “80 passi in rete. Vite oltre gli ostacoli”, firmato da Aldo Balestra, giornalista e capo redattore de “Il Mattino”. Ad organizzare l’evento l’Ente Culturale San Lorenzo Martire – Nicola Vigliotti – ODV, di cui è presidente l’eclettico Alfonso Guarino, un vulcano di idee e di iniziative culturali a tutto spiano; accanto all’autore hanno preso parte all’incontro voci significative del panorama locale: il giornalista Lello Venezia, Vincenza Venditto Martino, vice-presidente dell’Università Terza Età di Alife, il sindaco laurentino Antimo Lavorgna ed Emilio Bove, direttore del Premio Nazionale di Letteratura Storica Ha letto due brani dell’opera Maria Balestra, figlia di Aldo. A moderare l’incontro, il giornalista Luciano Lombardi d’Aquino, presidente onorario dell’Ente Culturale.
“80 passi in rete. Vite oltre gli ostacoli” è un insieme di racconti di cronaca e di umanità: vicende di dolore, speranza, coraggio, sport, fede e giustizia, temi peraltro trattati durante l’incontro. Le ottanta testimonianze sono state raccolte nel tempo tra articoli e incontri, suddivisi in 10 capitoli tematici, ciascuno con otto storie e una riflessione finale, con l’arricchimento di immagini e documenti. Un libro nato dal blog dello stesso Balestra, “Diritto&Rovescio”, dal quale ha “recuperato” le cronache dandone loro una nuova vita. I testi inseriti nel libro sono accompagnati dal commento di grandi firme del panorama culturale italiano, come Massimo Adinolfi, Franco Arminio, Andrea Di Consoli, Titti Marrone, monsignor Raffaele Nogaro, Domenico Quirico, Pietro Gargano, Maria Luisa Iavarone, Marco Ciriello e Antonio Mattone.
Degli 80 passi, la storia che più ci ha fatto riflettere è il dramma vissuto da Zohra, la domestica di 8 anni pestata a morte per aver liberato due pappagallini nella provincia dello stato indiano del Punjab. La sua famiglia l’aveva affidata a una ricca coppia pakistana, ed era stata assunta come domestica, solo con la promessa di provvedere alla sua istruzione. Zohra giocava, nei pochi momenti di felicità, con due pappagallini in gabbia, come lei. Non si saprà mai se deliberatamente o per distrazione, la bambina li abbia fatti volare. Per questo i “padroni” la picchiarono fino a farla morire. I suoi carnefici furono arrestati e raccontarono di averla castigata perché aveva fatto scappare i pappagalli.
Aldo Balestra, autore del volume presentato, ha tenuto a precisare che: “Il libro l’ho scritto perché volevo lasciare una traccia di un lavoro che si trova ancora nella rete internet. E la rete ha più significati in questo libro. Nella copertina vi è una rete globale, quella delle connessioni, che stringe un po’ tutti, perché tutti ci sentiamo dentro un meccanismo più forte di noi. Bisogna arrivare al cuore delle persone perché ciò non potrà mai farlo nemmeno l’intelligenza artificiale”.
A conclusione della serata è stata presentata la terza edizione del Premio Nazionale di Letteratura storica “Nicola Vigliotti”, promosso dall’Ente Culturale in collaborazione con l’Istituto Storico, diretto da Emilio Bove. La novità del 2026 sarà la distinzione tra narrativa e saggistica, con circa 170 opere che parteciperanno al Premio. Dopo una prima scrematura dei lavori, la giuria composta da Aldo Balestra, Luciano Lombardi d’Aquino e dai due precedenti vincitori del Premio, decreteranno i nuovi vincitori nella suggestiva location di Palazzo Massone il 22 giugno prossimo.




