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ECONOMIA

Maria Chiara Petrone: la stratega delle aziende che dal Sannio guida il personal branding in Italia

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C’è un filo che unisce la cultura umanistica del Sannio, l’estetica dell’arte di famiglia e la concretezza della comunicazione contemporanea. Quel filo porta il nome di Maria Chiara Petrone, founder & CEO di MCP Consulting and Management, la società che – come ha scritto Forbes Italia nel 2025 – “ha portato il personal branding al centro delle strategie d’impresa e istituzionali”. Una definizione che racconta solo in parte la portata del suo lavoro, perché Petrone ha costruito un modello che fonde identità, reputazione e visione culturale in una formula strategica ormai riconosciuta a livello nazionale.

Fortorina d’adozione, studi classici a Benevento e laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza, Petrone ha iniziato la sua carriera nell’ufficio stampa di Vittorio Sgarbi, esperienza che le ha permesso di misurarsi con linguaggi culturali e ritmi comunicativi di alto livello. Una palestra fondamentale, arricchita da un’eredità familiare straordinaria: è figlia dell’artista Andrea Petrone e nipote della poetessa Chiara Luciani. Un patrimonio estetico che oggi diventa metodo.

MCP – spiega – “nasce da una convinzione profonda: la comunicazione è una leva di leadership, non un semplice strumento di visibilità”. La missione è chiara: aiutare persone e organizzazioni a costruire reputazioni autentiche e durature. “La forza di MCP – ricorda citando anche Forbes – sta nell’unire identità personale e missione aziendale in un racconto coerente e distintivo”.

Per Petrone, l’arte non è un semplice retroterra affettivo: è la lente attraverso cui interpreta il lavoro. “Crescere in una famiglia dove la creatività è un valore fondante – afferma – mi ha insegnato che comunicare significa trasmettere emozioni e significati, non solo informazioni”. È questo sguardo che oggi le consente di portare estetica, armonia e umanità anche nella comunicazione d’impresa, trasformando ogni strategia in un percorso narrativo dotato di senso.

In un contesto in cui reputazione, credibilità e coerenza determinano il valore di un’istituzione tanto quanto di un’impresa, MCP ha elaborato una visione che parte dalla persona per arrivare all’organizzazione. “Il personal branding è la sintesi tra visione, reputazione e coerenza”, spiega Petrone. Non un esercizio di immagine, ma un posizionamento strategico. E i risultati? “Maggiore fiducia, riconoscibilità, nuove opportunità e una reputazione aziendale più solida”.

MCP affianca aziende industriali di settori strategici molto diversi tra loro. Come si costruisce una narrazione efficace in questi casi? “Ogni impresa ha una storia unica. La narrazione nasce dall’ascolto. Solo conoscendo davvero un’organizzazione si può creare una comunicazione capace di parlare ai diversi pubblici – interni ed esterni – con autenticità e forza”.

La conversazione con Petrone tocca da vicino anche il territorio che l’ha formata. Il Sannio, dice, “rappresenta un patrimonio straordinario di competenze, tradizioni e valori”, ma spesso fatica a emergere. La chiave, anche qui, è il branding: “Serve una narrazione condivisa che unisca istituzioni, imprese e cittadini. Comunicare bene un territorio significa dargli voce e futuro”.

E quando si parla di turismo, Petrone è netta: autenticità, qualità dei contenuti, storytelling esperienziale. “Il Sannio ha tutto: paesaggio, cultura, enogastronomia. Bisogna però raccontarlo in modo contemporaneo, emozionale, credibile”.

Il futuro di MCP passa per l’innovazione: trasformazione digitale, intelligenza artificiale, reputazione in tempo reale. Ma anche per una crescita sempre più internazionale. “Vogliamo consolidare il nostro ruolo come partner strategico per chi vuole costruire valore attraverso la comunicazione. Come scrive Forbes, la nostra forza sta nel coniugare la profondità culturale italiana con la visione globale del futuro”.

In un’Italia che spesso fatica a trovare voci autorevoli nella comunicazione strategica, Maria Chiara Petrone rappresenta l’esempio di una professionista capace di costruire valore a partire dall’identità. Una visione che nasce nel Sannio, si forma nelle capitali culturali e oggi dialoga con le imprese e le istituzioni del Paese. Una storia che è già un caso di studio – e che, con ogni probabilità, continuerà a far parlare di sé.

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