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Regionali, da Parente (Acli) appello ai candidati: “Impegni concreti per l’inclusione e la dignità delle persone”
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“Mi rivolgo a voi come cittadino campano profondamente convinto che la politica debba mettere al centro la dignità umana, l’inclusione e la solidarietà”. Con queste parole, Filiberto Parente, presidente Simposio Immigrati Benevento e consigliere nazionale delle Acli, lancia un appello ai candidati alle prossime elezioni regionali in Campania del 23 e 24 novembre, affinché l’impegno per una società più giusta e accogliente trovi finalmente spazio concreto nelle agende politiche.
Parente ricorda come le Acli, da sempre vicine ai bisogni delle persone, conoscano bene le istanze dei “Cittadini come Noi”: figli di genitori migranti, nati e cresciuti nelle comunità del Mezzogiorno, che da trent’anni contribuiscono con il loro lavoro e la loro presenza alla crescita della nostra regione. “Oggi – sottolinea – queste fasce di popolazione sono tra le più fragili, perché non adeguatamente tutelate. È tempo che dalle parole si passi ai fatti”.
Il riferimento va in particolare alla Legge Regionale n. 6 dell’8 febbraio 2010, che disciplina le “Norme per l’inclusione sociale, economica e culturale delle persone straniere presenti in Campania”: “È uno strumento fondamentale per costruire una Campania più giusta e solidale. Eppure – osserva Parente – è deludente constatare che, nonostante sia stata approvata durante la presidenza di Antonio Bassolino e confermata da Stefano Caldoro, non sia mai stata realmente attuata, neppure durante i mandati del presidente Vincenzo De Luca”.
Dopo aver ascoltato le proposte dei principali candidati alla Presidenza della Regione, Roberto Fico per il centrosinistra allargato ed Edmondo Cirielli per il centrodestra, Parente chiede «risposte chiare e impegni concreti» su temi fondamentali come: la piena attuazione della Legge Regionale 6/2010, per l’inclusione sociale e lavorativa dei migranti; la sicurezza del lavoro e la lotta all’illegalità; il rilancio delle infrastrutture nelle aree interne, senza rimandare al 2035; il contrasto alla disoccupazione e allo spopolamento giovanile, con politiche di sviluppo reale.
“È il momento di mettere al centro – aggiunge Parente – l’agricoltura come leva di sviluppo per le zone interne, di finanziare in modo adeguato i servizi sociali territoriali e le case di comunità per una sanità che sia davvero per tutti. Occorre coinvolgere il Terzo Settore, i Patronati e le comunità locali nella coprogettazione delle politiche di inclusione, insieme alle Prefetture, garantendo trasparenza e monitoraggio degli interventi”.
Infine, Parente richiama l’esempio di Pietro Bartolo, medico di Lampedusa e simbolo dell’accoglienza: “L’umanità non è un’opinione, è una scelta politica. Per questo chiediamo ai candidati di inserire nei loro programmi l’impegno a rendere pienamente operativa la legge del 2010, affinché nessuno venga lasciato indietro. Solo così potremo costruire una Campania più giusta, solidale e capace di dare risposte ai nuovi cittadini che da tempo ne sono parte integrante”.



