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Infiltrazioni criminali. Frosi (Libera) plaude all’azione di confisca dei beni realizzata dal Tribunale di Benevento

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Le associazioni LIBERA Benevento e ALILACCO, attraverso il loro referente Amleto Frosi, plaudono alla Procura della Repubblica di Benevento e, in particolar modo, al Procuratore Capo Dott. Giuseppe Maddalena, nonché al Presidente del Tribunale Sannita per l’azione di confisca di beni effettuato ai danni di sospetto affiliato alla camorra nella nostra provincia, confermando di fatto che non esistono terre immuni dal rischio di infiltrazioni mafiose.
Libera e Alilacco – scrive Forsi – sentono l’impegno di rafforzare le difese della società civile a supporto di patrimoni esposti a rischio di espoliazione a vantaggio di associazioni criminali. Quanto più una zona è di pregio, quanto più è lontana dal pericolo di infiltrazioni mafiose tanto più è appetibile e sicura per gli affari loschi della malavita organizzata. Non bastano le deleghe alle forze dell’ordine o alla magistratura, occorre rafforzare i livelli di allerta dei cittadini. Uscire dal torpore e accelerare misure di incentivazione alla denuncia dell’estorsione e dell’usura. Questo è l’auspicio perchè, con rammarico, dobbiamo rilevare, l’assenza di sincronia di azioni nonostante disposizioni Ministeriali, protocolli di legalità e misure di Sicurezza Urbana della Regione Campania. Si può e si deve fare di più.
La presenza della camorra e la crisi che stiamo vivendo, mutano profondamente la geografia ed il tessuto imprenditoriale del nostro territorio, anche attraverso operazioni di espulsione dal mercato delle imprese sane, occupando, in alcuni casi, importanti settori economici.
Vogliamo che gli Enti Locali applichino la Legge n.3/2012 art. 18-ter (Sostegno degli enti locali alle attività economiche a fini antiestorsivi) che recita: “Al fine di sostenere e incentivare la prevenzione e la tutela delle attività economiche dalle richieste estorsive, gli enti locali possono disporre, tramite appositi regolamenti, l’esonero, parziale o totale, dal pagamento o il rimborso, parziale o totale, del pagamento effettuato di tributi locali, tariffe locali e canoni locali, in favore dei soggetti di cui all’articolo 3, comma 1”.
Chiediamo, contestualmente, di avviare una procedura di meccanismi premiali per chi denuncia con interventi di affidamento diretto dei lavori e servizi per agevolare il reinserimento nell’economia legale, impedendo il consolidamento di meccanismi compromissori con la malavita e corrotti.
Presteremo attenzione – conclude Frosi – e renderemo pubblico l’Ente che non attuerà queste misure, onde evitare che s’invochi la lotta alla criminalità come fosse una moda , per poi sostenere , invece, iniziative costose culturalmente criticabili”.