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SANNIO

Ponte, confronto e riflessione sul patrimonio culturale legato al Carnevale

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Interessante il convegno che si è svolto pochi giorni fa presso l’Abbazia di Sant’Anastasia a Ponte, dal titolo “Il Carnevale Pontese: storia, identità e visioni future”, all’interno della prima edizione di Anteprima Carnevale. La nuova manifestazione culturale e festiva è stata ideata per valorizzare e rinnovare l’identità del Carnevale Pontese, uno degli appuntamenti più sentiti della tradizione locale, con l’obiettivo di creare un ponte tra memoria storica e visione futura. Il format dell’iniziativa è stato multidisciplinare e diffuso sul territorio, aperto alla partecipazione attiva di artisti, cittadini, associazioni, imprese e visitatori.

L’iniziativa è stata organizzata dal Comune di Ponte con il patrocinio della Provincia di Benevento e co-organizzata dal Volks Drugen Club Benevento Air Cooled. Fa parte del più ampio Festival dei Sapori e degli Artisti di strada, progetto ammesso a finanziamento dalla Regione Campania nell’ambito dell’avviso pubblico “Programma di percorsi turistici di tipo culturale, naturalistico ed enogastronomico per la promozione turistica della Campania (POC Campania)”, con il Comune di Paupisi come ente capofila.

Il convegno di domenica mattina ha mantenuto tutte le promesse della sua presentazione iniziale, trasformandosi in un vero momento di riflessione condivisa e valorizzazione del patrimonio culturale legato al Carnevale. Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Antonello Caporaso e della Vice Sindaco Maria Cristina De Filippo, che ha illustrato il progetto di Anteprima Carnevale sottolineandone obiettivi e nuove sfide, il pubblico è stato guidato da Teresa Simeone, giornalista, scrittrice e docente, che ha coordinato gli interventi creando un filo narrativo chiaro e coinvolgente.

Ad aprire le riflessioni è stata Laura Coletta, dirigente della Pro Loco di Ponte, con un contributo di grande spessore sui temi dell’identità, della maschera e della costruzione dei carri. Il suo intervento ha restituito il valore profondo del Carnevale come esperienza di comunità, occasione di partecipazione collettiva e specchio dell’anima del territorio.

È seguito l’intervento emozionante di Giuseppe Corbo, che ha condotto i presenti in un excursus tra storia e memoria, intrecciando racconti e ricordi capaci di ridare vita alle radici del Carnevale Pontese.

A portare una prospettiva antropologica è stata Maria Scarinzi, che ha arricchito il suo intervento con aneddoti e riflessioni sul mito della grassezza e il sogno dell’abbondanza nelle culture contadine. La studiosa ha mostrato come il Carnevale, al di là del tempo breve della festa, si innesti in un sincretismo di riti religiosi e pagani, segno della ricchezza culturale delle tradizioni popolari locali.

Di grande concretezza e visione è stata l’analisi di Roberto D’Agnese, che ha evidenziato l’esigenza di dare alle manifestazioni – non solo al Carnevale – una connotazione economica e produttiva, capace di attrarre turisti e generare opportunità. Ha inoltre sottolineato l’importanza del coinvolgimento delle giovani generazioni come risorsa essenziale contro lo spopolamento delle aree interne.

A chiudere il cerchio è stato il professor Ugo Vuoso, docente di Antropologia culturale all’Università di Salerno e Presidente del Centro Etnografico Campano ONG UNESCO, che ha offerto una puntuale disamina del Carnevale come spazio festivo della contemporaneità, luogo di incontro tra tradizione e modernità e specchio delle trasformazioni sociali in atto.

La mattinata si è conclusa con la creatività e i colori del I° concorso “Maschera Pontese”, presentato dal maestro Nicola Pica, ideatore del Movimento Cromocostruzione, che ha premiato i primi tre classificati: Iole Corbo al primo posto, Antonio Manganiello secondo e Daria Bollo terza.

L’incontro si è rivelato un’esperienza corale: un momento in cui il Carnevale è stato raccontato non solo come festa, ma come memoria viva, rito di comunità e prospettiva per il futuro, rafforzando il senso di appartenenza e aprendo nuove possibilità di valorizzazione culturale ed economica per Ponte.

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